NET: al via l’impianto a San Giorgio

DSC_0222
Net Spa ha già da qualche anno intrapreso un percorso di sviluppo della propria impiantistica per il trattamento dei rifiuti, coerentemente con la pianificazione regionale e con gli orientamenti del quadro normativo, seppur in costante evoluzione. Le azioni previste da Net Spa che consentono di gestire con maggiore flessibilità la fase di ammodernamento degli impianti rendendoli fruibili in progress, in modo da continuare a garantire il trattamento dei rifiuti di tutta la provincia senza interruzioni del servizio, riguardano la realizzazione nel sito di Udine di una nuova linea di trattamento di rifiuti organici biodegradabili mediante digestione anaerobica e compostaggio , per la produzione di compost di qualità e di energia elettrica e termica da biogas (o di biometano), e l’esecuzione dei lavori di rifunzionalizzazione dell’impianto di San Giorgio di Nogaro volti a riattivare la linea di trattamento dei rifiuti indifferenziati per ottenere un prodotto di sopravaglio secco, grazie alla separazione della frazione putrescibile residuale ancora presente al suo interno, e poter fermare quanto prima possibile quello di Udine per ristrutturarlo/potenziarlo a sua volta completamente.

E oggi, con soddisfazione, NET informa che è pienamente operativo, dopo il collaudo funzionale del mese scorso e la messa a regime dei macchinari, l’impianto della NET di San Giorgio di Nogaro. L’azienda, che sul nuovo sito ha investito 8,5 milioni di euro – con il supporto metodologico, nella progettazione, anche dell’Università di Udine – punta a una tipologia di raccolta innovativa: “Terminata l’epoca della mera raccolta di rifiuti per poi smaltirli – dichiara il direttore generale Massimo Fuccaro -. Da diversi anni Net è focalizzata al recupero e al riciclo dei materiali. In questo impianto viene trattato il rifiuto secco residuo, per poter poi ulteriormente recuperare il materiale che i cittadini non riescono a differenziare.

Il secco residuo è un rifiuto che ha scarso interesse per le aziende private, in quanto non consente una elevata redditività. Ma a noi piacciono le sfide, ed è proprio per questo che la NET si è specializzata in questo tipo di trattamento. Stiamo dimostrando, e le tariffe basse ne sono la prova, che si può svolgere un servizio pubblico a bassa redditività con efficienza ed economicità”. Il trattamento del rifiuto secco, inoltre, porterà nel 2017 ad ulteriori riduzioni delle tariffe, già tra le più basse d’Italia.

“L’ultimazione dell’impianto di San Giorgio rientra nelle azioni previste dal piano industriale della Net Spa – commenta Fuccaro -. Siamo perfettamente in linea con il cronoprogramma: il piano di riconversione degli impianti, redatto nel 2015, prevedeva infatti un tempo di attuazione di 5 anni”. Perché è così importante la rifunzionalizzazione del sito di San Giorgio di Nogaro? “Qui si prepara la frazione secca del rifiuto indifferenziato – spiega il direttore della NET -, per renderlo idoneo al successivo recupero di materie prime secondarie (MPS) e di combustibile solido secondario (CSS) o energetico in altri impianti, grazie alla separazione della frazione putrescibile residuale ancora presente nel rifiuto”.

L’impianto è composto da tre linee di produzione: Linea A: trattamento della frazione secca residua/indifferenziata di rifiuti urbani per la produzione di rifiuto da avviare ad impianti di recupero di materia, produzione di Css o, in subordine, di energia (ai sensi della parte II del D.lgs. 152/2006 così come modificato dal D.Lgs n. 46 del 2014) per 71.000 t/anno; Linea B: trattamento dei rifiuti ligneo-cellulosici per la produzione di ammendante compostato verde, per 10.000 t/anno; Linea C: stazione di trasferenza dei rifiuti biodegradabili di cucine e mense provenienti dalla raccolta differenziata, per 15.500 t/anno.

La gestione operativa e manutentiva dell’impianto, affidata con gara europea, è stata aggiudicata alla Daneco Impianti Spa, che ha garantito l’occupazione di circa 20 loro dipendenti; lo sforzo della NET per accelerare la fine del revampig dell’impianto di San Giorgio è stato motivato anche dalla volontà di salvaguardare la forza lavoro. A seguito del riavvio dell’impianto di San Giorgio, si provvederà all’ammodernamento anche dell’impianto di Udine (i lavori inizieranno in estate) per il recupero di materia prima seconda dal rifiuto secco residuale e dalle raccolte differenziate e per la produzione di CSS-Combustibile e biocarbon. “La volontà – prosegue il direttore generale della NET – è quella di contribuire di fatto alla flessibilità e all’affidabilità del sistema di trattamento dei rifiuti regionale, prevedendo un’alternativa al recupero energetico della frazione secca non riciclabile a favore del recupero di materia”.

Centrati, dunque, i principi del piano industriale, che convergono negli obiettivi strategici aziendali dell’azienda: contenimento delle tariffe di gestione del servizio ambientale attraverso l’efficientamento dei costi di struttura, l’ottimizzazione degli impianti e le aggregazioni territoriali; l’incremento della quantità e della qualità della raccolta differenziata, ottenuto aumentando l’intercettazione del rifiuto umido e verde e, nel contempo, attivando un sistema di monitoraggio della qualità dei diversi sistemi di raccolta differenziata implementati sul territorio; la valorizzazione degli impianti, che a seguito del rinnovamento vengono gestiti in rete nel sistema impiantistico del trattamento dei rifiuti dell’ATO regionale, favorendo così la diversificazione, la ridondanza e la baricentricità rispetto alla produzione dei rifiuti; il mantenimento dei livelli occupazionali attualmente garantiti e il valore degli assets aziendali.