Nuova impresa giovane, nuova forma di partecipazione democratica

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Tuukka Toinvonen (UcLondon) al Future Forum 2016 ha invitato i giovani a crearsi nuove imprese, non necessariamente ad alto contenuto innovativo, per creare un futuro più sostenibile: cambiare la concezione dell’impresa per combattere la crescente disoccupazione e portare il senso di “gioventù” nella società

L’impresa può non essere un’alternativa perfettamente coincidente a un impiego stabile, perché ovviamente più rischiosa, perché richiede attitudini particolari e può non dare sicurezza, ma dobbiamo anche cambiare il modo di concepire e capire l’attività “in proprio”. Perché per i giovani, soprattutto, può essere una nuova forma di partecipazione democratica, in grado di contribuire a costruire un futuro sostenibile. Tuukka Toivonen, giovane docente allo University College London, ha invitato a un cambio di mentalità il pubblico di cittadini, studenti e imprenditori che anche stamattina ha affollato il Future Forum 2016 della Camera di Commercio. In dialogo con Francesco Grisolia, dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Toivonen ha evidenziato esempi virtuosi, che funzionano, di queste nuove imprese. Non necessariamente start up a elevato contenuto tecnologico, ma imprese che hanno in sé nuove idee, nuovi modi di organizzare il lavoro e che utilizzano le nuove tecnologie per condividere e diffondere progetti, prodotti e obiettivi. L’avvio, per Toivonen, può essere facile e spontaneo, può significare trasformare un hobby in un’occupazione, una passione in comune con amici in un nuovo lavoro, e questo è il momento per poterlo fare. Grazie al web, sicuramente, ma soprattutto per contrastare la negatività dell’attuale momento economico: una disoccupazione, soprattutto giovanile, a livelli altissimi in tutta Europa (e non solo), unita al fatto che chi ha un lavoro stabile, spesso non è “felice”, dunque viene proprio a mancare il senso di “giovinezza” nell’economia e nel mercato del lavoro, così come nei processi decisionali. Investire nelle proprie idee è dunque anche una sorta di missione per cambiare la società, per influenzare la crescita e promuovere una vita sociale e lavorativa sostenibile per i prossimi anni.
«Viviamo oggi tutti, più o meno, in culture democratiche, anche se sempre più sotto sfida. Ma le culture economiche stanno cambiando e sta cambiando di conseguenza anche il nostro modo di partecipare», ha detto Toivonen, che ha semplificato il ragionamento in una formula, in cui è chiaro come non sia essenziale avere solo idee totalmente innovative – o che comportino inventare necessariamente cose nuove: copy, imitate, remix (copiate, imitate, remixate!), è la motivazione a creare qualcosa di nuovo per sé, la propria vita e il proprio futuro.