Nuovo ponte sul fiume Tagliamento

Taglio del nastro del nuovo ponte sul fiume Tagliamento. Apertura al traffico del secondo viadotto sul fiume Tagliamento

A poco meno di un anno (9 dicembre 2018) dall’apertura al traffico in direzione Venezia del primo dei due nuovi viadotti sul fiume Tagliamento, viene inaugurato oggi (1 dicembre 2019) il manufatto “gemello” che ospiterà i transiti dei mezzi diretti a Trieste. Il taglio del nastro dell’opera principale del terzo lotto segna il punto di arrivo nella costruzione dell’intera terza corsia da Alvisopoli al nodo di Palmanova. A partire dalle ore 12 di oggi sarà possibile transitare su tre corsie nel tratto San Giorgio di Nogaro – nodo di Palmanova in entrambe le direzioni di marcia per un totale di 6,8 chilometri.

Da domani, lunedì 2 dicembre, invece, prenderanno il via le ultime lavorazioni (spostamento delle barriere di sicurezze e adeguamento della segnaletica verticale), che consentiranno nell’arco di un paio di giorni, l’apertura della terza corsia da Alvisopoli a poco prima del ponte sul fiume Stella all’altezza del comune di Rivignano Teor in direzione Trieste – viadotto del Tagliamento compreso – per un totale di 12 chilometri. Entro fine anno lo stesso tratto verrà completato anche nella direzione opposta. Complessivamente, quindi, saranno quasi 19 i chilometri di terza corsia percorribili entro fine 2019.

Le caratteristiche del viadotto

Costruito a tempo di record (10 mesi per ognuno dei due manufatti), il secondo viadotto sul fiume Tagliamento è lungo 1.520 metri ed è composto da oltre 550 conci (manufatti a forma trapezoidale del peso di circa 90/110 tonnellate).

L’infrastruttura è costituita da 20 campate sostenute da 19 pile, ciascuna con un diametro di 5 metri e mezzo. Ogni pila è formata da 8 pali trivellati infissi a una profondità di 75 metri. Un’opera all’avanguardia costruita secondo tecnologie industrializzate che hanno consentito di produrre manufatti in serie e allo stesso tempo con un livello di qualità molto alto. La prefabbricazione è avvenuta all’interno di uno stabilimento allestito all’interno del cantiere. Inoltre, la progettazione dell’impalcato si è sviluppata in parallelo con la scelta delle attrezzature utilizzate per la prefabbricazione e delle macchine per il varo degli elementi. Questi due fattori sono risultati determinanti per la rapida esecuzione dell’infrastruttura. Ogni singolo elemento prefabbricato è stato soggetto a uno stretto controllo e ha ricevuto il marchio CE per manufatti prodotti in serie proprio grazie al processo di industrializzazione a cui è andato incontro. Il nuovo viadotto è stato costruito in calcestruzzo e ha una larghezza di 20 metri e 30 centimetri in grado di “ospitare” tre corsie, la corsia di emergenza e uno stradello di servizio per i mezzi di emergenza. Queste due caratteristiche abbinate tra di loro – materiale usato e larghezza – rendono il manufatto una rarità a livello nazionale, perché normalmente le misure sono molto più ridotte. In questo modo invece il manufatto è già adeguato a un futuro allargamento alla quarta corsia.

Le caratteristiche del terzo lotto e gli altri cavalcavia

Il terzo lotto (Alvisopoli – Gonars) è lungo 26 chilometri. L’investimento complessivo dell’opera è di 442 milioni di euro. L’impresa realizzatrice è il consorzio Tiliaventum scarl (formato dalla Pizzarotti S.P.A. e Rizzani de Eccher S.p.A.).

Oltre all’allargamento della carreggiata (da due a tre corsie) gli interventi hanno riguardato la demolizione e costruzione di nove cavalcavia: Case Padovane (aperto al traffico); Modeano (aperto al traffico); Valderie (varato impalcato metallico); Zavattina (varato); svincolo di San Giorgio di Nogaro (varato, sarà aperto quando verrà demolito l’attuale cavalcavia dello svincolo); Pampaluna – Corgnolo (aperto al traffico); Porpetto – Corgnolo (da collaudare); Palmanova – San Giorgio (aperto al traffico); Porpetto – Castello (varato). Nel terzo lotto ci sono 48 aree di depurazione ed è prevista la posa di 15 chilometri di barriere fonoassorbenti per il contenimento dell’inquinamento da rumore. E’ previsto inoltre un “corridoio verde”pari a circa 10 metri quadrati per ogni singolo metro lineare di autostrada. Al termine dei lavori tutto il cantiere dell’ex svincolo di Ronchis sarà smantellato e l’area trasformata in zona verde per un totale di circa 35 mila metri quadri.

I prossimi passaggi e le tempistiche

Autovie Venete, in stretta sinergia con la struttura Commissariale per l’emergenza dell’autostrada A4, insieme a tutte le imprese impegnate nella realizzazione della terza corsia, ha messo in atto ogni sforzo per completare l’opera in anticipo sui tempi, consegnando agli utenti un’infrastruttura sicura, moderna ed efficiente. Entro il 2019 la maggior parte del lavoro sarà concluso. Nei primi mesi del 2020 gli ultimi lavori del terzo lotto (Alvisopoli – Gonars) saranno ultimati così come il primo sub lotto del quarto (Gonars – Nodo di Palmanova). In quest’ultimo tratto è in dirittura d’arrivo tutto il restyling del bivio di intersezione tra la A23 e la A4.

Proprio qui, nei prossimi giorni verrà aperto un cavalcavia provvisorio sul quale verrà spostato temporaneamente il traffico diretto da Udine a Trieste, per consentire la demolizione e la ricostruzione del cavalcavia nuovo.  Nel 2021 anche il primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli – nodo di Portogruaro), compreso nei comuni di Portogruaro, Teglio Veneto e Fossalta di Portogruaro, sarà ultimato. In questo sub-lotto sono inclusi anche i lavori di realizzazione del canale di gronda “Fosson – Loncon”, situato nei comuni di San Stino di Livenza e Annone Veneto. L’opera principale è il rifacimento del nodo di Portogruaro, un’interconnessione strategica che collega l’autostrada A4 con l’autostrada A28. Verranno demoliti e rifatti 7 sottopassi, di cui uno ciclopedonale, 5 cavalcavia e 3 ponti. Inoltre saranno realizzati altri due sottopassi ex novo.