Omicidio Basiliano: una convivenza da incubo con botte e vessazioni


Lisa Puzzoli, la ragazza di 22 anni uccisa ieri a coltellate dall’ex convivente, Vincenzo Manduca, di 27, aveva paura del suo omicida. I due si erano conosciuti a Forlì, dove lei stava cercando lavoro e avevano cominciato una relazione sfociata in una convivenza, nel 2009. Subito, però, lui si era dimostrato geloso e violento. Stanca di botte e vessazioni, nel 2010 la ragazza, incinta, aveva deciso di tornare dai genitori. Questo non fermò le violenze e, dal 2010, la ragazza ha presentato tre denunce per atti persecutori. Pochi mesi fa Manduca l’aveva nuovamente picchiata, causandole una sospetta frattura delle costole. Ieri pomeriggio, quando lui si è presentato a casa a Villaorba di Basiliano (Udine), Lisa non voleva uscire di casa ma Vincenzo l’ha attirata con la scusa di darle un assegno. Appena si è presentata, però, il giovane ha estratto un lungo coltello e l’ha colpita 9 volte, all’addome, alla gola e, quando si è voltata per fuggire, alla schiena. Inutile l’intervento del fratello di lei, Luca, in casa con la figlia della coppia, richiamato dalle grida. Il giovane, unico testimone oculare, è stato già sentito dai carabinieri.

Lisa Puzzoli, la ragazza uccisa ieri dall’ex convivente, Vincenzo Manduca, di 27, aveva paura del suo omicida. I due si erano conosciuti a Forli’ ed erano andati a vivere insieme, nel 2009. Lui, pero’, si era dimostrato geloso e violento. Stanca di botte, nel 2010 la ragazza, incinta, era tornata dai genitori, ma le violenze continuarono e presento’ 3 denunce. Ieri Vincenzo l’ha attirata con la scusa di darle un assegno ma, appena si e’ presentata, ha estratto un coltello colpendola 9 volte

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