Palmanova, la città della “numerologia” e i suoi mille misteri

Città dalla pianta geometricamente perfetta, Palmanova è da sempre uno dei luoghi che maggiormente incuriosisce gli amanti del mistero e della numerologia. Costruita dalla Repubblica di Venezia nel 1593 come baluardo fortificato, per via della sua pianta a forma di stella a nove punte Palmanova viene chiamata ancora oggi la città stellata: scopriamo la storia e le curiosità su questo affascinante borgo.

Palmanova è una città unica, un borgo costruito inizialmente per soli fini militari. Circondata da circa sette chilometri di mura e fossati, la città si caratterizza per una forma a stella che si estende attorno alla perfetta piazza esagonale posta giusto al centro della pianta e da una serie di strade corrispondenti ai raggi dell’esagono stesso. La nascita della città sarebbe legata alla necessità di difendere i cittadini dalle incursioni dei turchi, che entrati già sette volte in Friuli avevano messo in ginocchio la regione. Per tutelare il popolo, si pensò allora di creare una grande fortezza in grado di dare protezione alle persone in difficoltà in caso di un nuovo attacco: fu così che la Serenissima Repubblica di Venezia decise di affidare ad alcuni architetti l’ambizioso progetto, la cui costruzione iniziò ufficialmente il 7 ottobre 1593.

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Sembra che l’idea originaria fosse quella di avvalersi della genialità e della bravura di Leonardo Da Vinci per la realizzazione dei lavori, tanto che secondo alcuni documenti egli fece anche visita alla città proprio in quegli anni, ma sembrerebbe che a causa di altri impegni questi dovette infine rifiutare la commissione. Diversi studiosi, forse proprio in virtù delle particolarità del progetto finale, ritengono che Leonardo possa aver comunque partecipato alla sua redazione, magari lasciando la firma ad altri architetti, ma su un’eventualità di questo tipo non risultano attualmente prove.

Palmanova è, come detto, la città della numerologia per eccellenza, costruita interamente sul numero 3 e sui suoi multipli: 3 cerchia di mura, 3 porte di ingresso, 9 bastioni e 18 strade, di cui 6 convergenti verso la piazza centrale, sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano questo borgo “misterioso”. La simbologia dei numeri assume dunque grande importanza nell’edificazione della città: come d’altronde spesso è accaduto anche per altre costruzioni nel nostro Paese, soprattutto di carattere religioso, il numero 3 rappresenta infatti la perfezione, associata alla divina Trinità. In realtà, non è questo l’unico caso in cui a un numero vengono attribuiti particolari “poteri”: a seconda dell’area geografica in cui ci si trova, infatti, non è raro trovare associazioni considerate fortunate o sfortunate con i numeri, dalla perfezione del citato 3 – visto però in maniera negativa nei Paesi orientali – a quella del 7 in numerose culture in giro per il mondo.

La scelta di adottare una forma così perfetta e tanti riferimenti simbolici alla numerologia non sembrerebbe giustificare la semplice costruzione della città per fini di difesa, per questo motivo molti appassionati hanno continuato a studiare la sua storia e le sue caratteristiche alla ricerca di nuovi indizi che chiarissero la particolare scelta architettonica. È possibile infatti che alla “protezione del corpo” potesse essere associato un’ideale obiettivo di “protezione delle anime”, dunque vicino anche alle credenze religiose, che giustificherebbe proprio la scelta del numero 3 come fondamento del progetto.

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Questa teoria verrebbe in parte confermata anche dalla presenza di un canale d’acqua che scorre lungo il perimetro della piazza Grande e che, in via simbolica, starebbe a significare la purezza del luogo e il suo carattere di difesa dal fuoco e dal maligno. Al centro della piazza vi è inoltre un basamento a 6 lati, su ciascuno dei quali è riportata una frase: si tratta di indicazioni più o meno sibilline rivolte al popolo che lì avrebbe dovuto vivere:

  • “Non fare al tuo prossimo cosa che tu non vorresti fatta a te”
  • “Popolo ecco qui costituito il tuo sovrano”
  • “Chi desidera il ritorno della antica schiavitù resti vittima sotto quest’albero”
  • “Guerra contro i tiranni e pace alli popoli”
  • “La fratellanza è la principale conseguenza dell’eguaglianza della libertà e della giustizia”
  • “Popolo godi dei tuoi diritti ma non dimenticare mai i tuoi doveri”.

Oltre alla sua caratteristica forma, Palmanova presenta anche altre particolarità. La città è infatti stata costruita più in basso della linea dell’orizzonte, una scelta che la rende invisibile agli eventuali nemici che avrebbero invaso l’area e che è valsa al borgo il riconoscimento di città più inespugnabile d’Europa. Inoltre, nel suo sottosuolo scorre una rete di gallerie lunga circa 4 km, la cui costruzione risale in parte all’epoca veneziana e in parte a quella napoleonica, il cui scopo era quello di favorire il passaggio dell’esercito da una fortificazione all’altra.

Proclamata nel 1960 “Monumento Nazionale“, Palmanova è oggi un vero e proprio museo a cielo aperto, un luogo ricco di fascino e di misteri tuttora irrisolti che ne fanno lo scenario ideale per una passeggiata tra storia e architettura. Percorrere le strade di Palmanova è infatti un’esperienza indimenticabile, un emozionante salto nel passato tutto da vivere con occhi curiosi e desiderio di scoprire.