Palmanova: porta Udine è pericolante, rimane chiusa

“Quando si interviene su immobili storici di questo tipo, possono emergere sempre dei problemi”. Questa l’amara riflessione del Sindaco di Palmanova Francesco Martines all’indomani della scoperta di un danno sulla copertura di Porta Udine.

“Assieme ai tecnici che stanno svolgendo lavori di riqualificazione sulla struttura, abbiamo riscontrato un problema ad una trave che sorregge una porzione del tetto. Questa, a causa delle infiltrazioni, spinge contro una colonna portante, procurando uno sgretolamento che può causare un possibile crollo. Per fortuna ci siamo accorti in tempo, potendo così intervenire per mettere in sicurezza l’immobile” aggiunge il Sindaco.

Di ieri un sopraluogo su Porta Udine. Presenti, oltre allo stesso Sindaco, anche la responsabile di zona della Soprintendenza regionale Stefania Casucci, l’assessore comunale con delega ai Bastioni Luca Piani e il direttore dei lavori della ditta che sta operando sulla struttura. Porta Udine è di proprietà della stessa Soprintendenza che ha appaltato i lavori di sistemazione della ruota del ponte levatoio e degli elementi lignei presenti.

Dall’analisi è emerso che, a causa delle piogge, acqua si è infiltrata nella copertura della struttura secentesca, andando a compromettere alcune travature. Queste, gonfiandosi e spingendo contro la muratura perimetrale, nella parte della zona finestrata interna alla porta, sopra la strada regionale di accesso alla città fortezza, stanno causando danni strutturali ad uno sostegno. Nei prossimi giorni la ditta provvederà alla messa in sicurezza della porzione di dongione, puntellando le travi e la colonna, oltre a sigillare il tetto per evitare ulteriori perdite.

A causa di questi imprevisti, la riapertura di Porta Udine al traffico veicolare (prevista per il 17 novembre) potrà subire alcuni giorni di ritardo. L’Amministrazione comunale e la Soprintendenza stanno lavorando assieme alla ditta esecutrice dei lavori per limitare al massimo questi tempi e riaprire la strada in completa sicurezza.

“In questa fase di emergenza è importante, come prima cosa, intervenire sulle coperture degli immobili. Lavori analoghi li stiamo attuando su altre strutture di nostra proprietà, come l’ex caserma Filzi o Porta Aquileia. Ma la sola messa in sicurezza non è risolutiva, dobbiamo intervenire in maniera strutturale e complessiva sui vari beni storici di cui Palmanova è ricca. Le infiltrazioni d’acqua deteriorano costantemente gli immobili, minandone la solidità”, conclude il Sindaco.