Pasqua: i dolci tipici della tradizione

Ci avviciniamo a passi da gigante alla festa primaverile per eccellenza: l’accoppiata Pasqua e lunedì dell’Angelo.
Se le feste di Natale sono legate alla famiglia e alla tradizione, la festa pasquale, pur nell’ambito di una manifestazione religiosa, assume i connotati di un’occasione per festeggiare non solo all’interno dell’ambito familiare ma anche con gli amici soprattutto grazie alla classica scampagnata di Pasquetta.

Se sul tavolo di Natale si tende a seguire la tradizione con piatti della cucina friulana che sono più adatti alle rigide temperature invernali, a Pasqua, con il rifiorire della primavera si privilegiano pietanze più adatte al contesto della rinascita della natura. La tradizione friulana in questo senso propone soprattutto le uova con la ricetta degli ûs durs e della frittata ma ovviamente un pranzo pasquale deve annoverare diverse portate e ovviamente non può mancare il dolce. 
Rispetto alla tradizionale colomba che non è propriamente un dolce tipico friulano le usanze della nostra terra possono proporre la focaccia friulana. Non è una ricetta conosciuta come quella del Tiramisù che, per chi non lo sapesse, deve i suoi natali proprio alla nostra regione, o quella della gubana che affonda le sue origini nelle Valli del Natisone. 
Tradizione ma non solo: a Pasqua ci sono molti dolci, anche meno tipici, che stanno prendendo piede e che hanno una preparazione semplice e che ben si prestano sia ad accompagnare il pranzo di Pasqua sia la gita fuori porta di Pasquetta. Oltre alla focaccia, al tiramisù e all’uovo di pasqua c’è molto di più: i muffin, la cheesecake che vengono dalla cucina d’oltreoceano ma anche, restando in Europa, la Bavarese e la Sacher, senza dimenticare la grande tradizione dei dolci del sud Italia. Insomma per festeggiare la pasqua ci sono mille dolci alternativi alla colomba e all’uovo di cioccolata.

La focaccia friulana se vogliamo da una parte strizza l’occhio alla tradizione e dall’altro offre una opzione diversa dai grandi classici del periodo e quindi accontenta sia chi vuole provare qualcosa di nuovo sia chi preferisce restare nel solco della terra che ci ospita.

La focaccia friulana ci viene raccontata da Giuseppina Perusini Antonini nel grande classico della cucina friulana “Mangiare e bere friulano”

La focaccia è dolce antichissimo, conosciuto già dai romani il suo uso si è tramandato nei secoli successivi. […] In Friuli la focaccia, detta anche pete, è menzionata in documenti del secolo XV. Nel secolo decorso (1800) erano particolarmente rinomate quelle della pasticceria Piccoli di Udine: Ogni città si distingue, oltreché per monumenti e per costumi diversi, per qualche specialità della scienza gastronomica, e le focacce pasquali del Piccoli sono decoro dell’arte sua, come la statua del Luccardi è decoro del Palazzo comunale” 

Nel suo libro che è un po’ il capostipite della tradizione culinaria friulana la Perusini Antonini ci offre anche la ricetta per preparare la focaccia pasquale della tradizione

Ingredienti per una focaccia per 10 persone

  • 200g di zucchero
  • 120g di burro
  • 20g di lievito di birra
  • 4 uova
  • 60ml di latte intero + 1 bicchiere
  • 150g di frutta candita
  • 150g di uvetta sultanina
  • 1 arancia
  • vaniglia
  • Farina q.b.,

Procedimento

  • Preparazione del primo lievito: sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido, aggiungere 1 uovo, 30g di zucchero e tanta farina da creare un impasto morbido e elastico. Lasciar riposare per altri 40 minuti in luogo caldo coperto dalla pellicola.
  • Preparazione secondo lievito: all’impasto precedente aggiungere 2 uova, 60g di zucchero, 60 g di burro a fiocchi e tanta farina da ricreare un impasto morbido ed elastico. Mettere a lievitare per 40 minuti.
  • Preparazione terzo lievito: sciogliere in un bicchiere di latte 100g di zucchero, e aggiungere 60g di burro a fiocchi, i canditi, l’uvetta e la vaniglia e la scorza grattugiata dell’arancia. Aggiungere questo composto all’impasto precedente assieme ad abbastanza farina da formare un impasto morbido e elastico. Lasciar riposare per 50 minuti.
  • Spennellare la focaccia con del tuorlo d’uovo, creare un taglio a croce su di esso e informare a 170 gradi per circa 40 minuti. Se intingendo un coltello all’interno, questo ne uscirà asciutto allora la focaccia sarà pronta.

È curioso sottolineare anche dei ceni storici che emergono dalla preparazione di questa ricetta: la presenza dell’uva sultanina e della frutta candita. Il Friuli, i suoi abitanti e le sue terre non brillano certo per una offerta ricca e golosa ma piuttosto per una cucina povera e basilare: polenta, brovada, derivati del maiale, derivati del latte vaccino. Come è possibile che in mezzo a questi alimenti all’improvviso spuntino frutta candita e uvetta sultanina? 
La storia della nostra terra ci fornisce probabilmente la risposta: l’impero ottomano nel corso del 15° secolo aveva bussato fin alle porte della repubblica di Venezia che allora si estendeva anche fino all’Istria. Le tensioni e le frizioni dell’epoca si concretizzarono in diverse razzie compiute dall’esercito ottomano in Friuli. La commistione fra popoli balcanici e mediorientali ha con ogni probabilità alla commistione anche delle usanze alimentari ed ecco probabilmente spiegata la presenza di ingredienti esotici in ricette tradizionali. Per altre idee e curiosità sui pranzi di Pasqua potete consultare anche altre nostre proposte come l’agnello pasquale e le statistiche delle abitudini degli italiani