Pordenone: Bombino in concerto – 27 mar 2015

bombino02Dopo il debutto del tour di Alice ad Azzano Decimo la scorsa settimana, continua la collaborazione tra il Circuito multidisciplinare ERT e Complotto Adriatico per portare nella nostra regione artisti di fama internazionale. Venerdì 27 marzo alle 22 al Deposito di Pordenone arriverà Goumar Almoctar, in arte Bombino, astro nascente del desert blues. Bombino fa tappa nella Destra Tagliamento con il tour mondiale del suo più recente lavoro discografico, Nomad.

Nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo, da bambino Goumar è stato costretto a fuggire più volte con la sua famiglia. Sin da giovane diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”. Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knopfler e, tornato in Niger, intraprende la carriera di musicista a tempo pieno. Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia irrimediabilmente il suo destino. Wyman dedica gran parte del suo documentario sulle tribù Tuareg a Bombino e diventa produttore di Agadez, l’esordio solista su disco (il primo album risale al 2009, Group Bombino – Guitars from Agadez). Nel frattempo la fama del giovane talento cresce fino ad essere conosciuto in tutto il mondo e suonare nei più importanti festival musicali, con collaborazioni di tutto rispetto, tra cui quella con Keith Richards. Dan Auerbach (The Black Keys) incontra Bombino e ne rimane folgorato, decidendo così di produrre Nomad, il terzo disco uscito in tutto il mondo ad aprile 2013 su etichetta Nonesuch/Warner.

Nomad è l’incontro del desert-rock con il blues, suonato dalle mani di Bombino e arricchito dalla sua voce intensa e vigorosa. Le sonorità di Bombino ricordano quelle dei Tinariwen, vicini suonatori del deserto, ma le sue melodie elettrizzanti, che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione, trasudano un groove irresistibile. Una versione del blues densa e magmatica, a cui si aggiunge la particolarità di svincolarsi dalla classica metrica basata sul “call and response” tra cantante solista e coro (solitamente femminile) rimpiazzando quest’ultimo con le digressioni melodiche della chitarra.
Compositore e chitarrista desert-rock, Bombino si rifà alle sonorità tipiche degli anni Sessanta e Settanta, da Jimi Hendrix a Jimmy Page, inserendole in un contesto rock-blues di matrice americana arricchito da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg.