Pordenone: Servillo inaugura la stagione del Verdi con Sconcerto 24/25 ottobre

servilloSe a inaugurare la stagione era stato, alcune settimane fa, un musicista di livello mondiale come Paco de Lucia, non meno prestigiosa si annuncia l’apertura del programma di prosa, al Teatro Verdi di Pordenone. Lunedì 24 ottobre, alle 20.45 e in replica martedì 25, sul palco del Comunale pordenonese tornerà – in esclusiva regionale – uno degli attori italiani più apprezzati nel mondo, già vincitore del Nastro d’argento e del David di Donatello, Toni Servillo.
In realtà quello che Servillo porterà al Verdi, Sconcerto, è un “recital poetico-musical-teatrale” di straordinario livello (ha trionfato al festival Mito lo scorso anno) che, attraverso un delirante direttore d’orchestra in crisi descrive lo smarrimento di una società che ha perso l’orientamento. Lo spettacolo, che nasce dall’incontro eccezionale di tre autori – lo stesso Servillo; lo scrittore e poeta Franco Marcoaldi e il compositore Giorgio Battistelli, vede in scena l’Orchestra di Sarajevo, diretta da Marco Lena, composta dai migliori musicisti della nazione, fondata nel 1923, orchestra che non ha interrotto la sua attività nemmeno durante la guerra dei Balcani, quando 7 suoi musicisti furono uccisi e 12 feriti. Ed è proprio di questi giorni la notizia che Servillo è anche stato insignito del riconoscimento di miglior attore (“Corona d’oro” Laurel Award) dalla 51. edizione del Mess di Sarajevo, il festival teatrale più importante della Bosnia-Erzegovina. Nell’ambito dello stesso festival, poi, una menzione speciale della giuria è andata al compositore della musica di “Sconcerto”, Giorgio Battistelli. “Sconcerto”, non un melologo, non un’opera, ma, appunto, ”teatro di musica” che riserva anche un’ulteriore sorpresa: la presenza di Peppe Servillo, il leader degli Avion Travel, nel ruolo di veemente “contrappunto”.
In scena compaiono un’orchestra e il suo direttore. Ma gli strumentisti suonano da soli, vanno per proprio conto. Il direttore non dirige alcunché. E’ preso da ben altri crucci e tormenti, a cominciare dal desiderio spasmodico di provare a mettere ordine nella propria testa, attraversata come un fiume in piena dai più diversi e contrastanti pensieri, sensazioni, emozioni, malumori e fantasie. Questo flusso verbale continuo, che ospita il caotico vorticare del mondo, dà voce nella sua totale nudità a quella perdita di senso e direzione in cui tutti ci sentiamo precipitati, perdita qui rimarcata dall’andamento acefalo dell’organico strumentale.
E da questo costante cortocircuito, da questo allucinato paesaggio di rovine a un tempo grottesco e doloroso, affiorano continui baluginii di commozione, coraggio, tenerezza, umorismo, indignazione, cui fanno immancabilmente seguito frustrazione, spaesamento, stallo, disillusione. La musica investe con la sua montante onda sonora questo doppio movimento della parola, a volte accompagnandola nel suo tragitto e indicandole una possibile via di uscita, altre contrapponendosi ad essa o addirittura negandola in toto.
Più che un personaggio, dotato di una sua precisa psicologia e di un’altrettanto precisa biografia, il direttore-attore risulta essere il pretestuoso ventriloquo dei nostri giorni.

Biglietti in prevendita nella biglietteria del Teatro di viale Martelli aperta dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19 e al sabato dalle 16 alle 19, o attraverso il sito www.comunalegiuseppeverdi.it

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