Premio Nonino: Suad Amiry, riconoscimento popolo palestinese

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”Ricevo questo riconoscimento a nome di tutto il mio popolo, per il quale il verbo riconoscere ha un significato molto importante”. Lo ha detto oggi l’attivista, architetto, scrittrice palestinese Suad Amiry, ritirando a Percoto (Udine) il Premio Nonino Risit d’Aur 2014, conferitole dalla famiglia dei distillatori friulani. Suad Amiry, che vive a Ramallah in Palestina, è l’autrice del libro di grande successo ”Sharon e mia suocera”, tradotto in venti lingue e vincitore del prestigioso premio letterario italiano Viareggio Versilia – 2004. Sulla recente scomparsa del leader israeliano Ariel Sharon, la scrittrice ha affermato che ”in arabo siamo soliti dire: che Dio possa prendere la sua anima e che riposi in pace. Ma va sottolineato – ha aggiunto – che a Sharon il popolo palestinese deve molte delle più gravi sciagure che ha patito”. Fondatrice e direttrice del Riwaq, Centro per la Conservazione del patrimonio architettonico e culturale della Palestina, Amiry ha insegnato architettura all’Università della Giordania e alla Birzeit University in Palestina. ”Quando ho fondato questo centro mi hanno considerato una visionaria – ha commentato -, perché occuparsi di architettura e di estetica in un paese con tanti problemi era considerato molto strano. Poi la mia gente ha capito – ha concluso -, quando ho trasformato questo centro di conservazione in centro di creazione di lavoro”. Amiry ha poi commentato i propositi del segretario di Stato Usa statunitense John Kerry per la ripresa dei negoziati di pace tra Israele e Palestina. ”Ero molto contenta dell’elezione di Obama – ha detto -, ma poi è stata una grandissima delusione. Dobbiamo fare in modo che israeliani e americani la smettano di ingannare noi palestinesi e di usarci solo per i loro programmi elettorali”