Regeni: in 2000 sotto la pioggia per la fiaccolata a Fiumicello

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Circa 2000 persone stanno partecipando stasera alla fiaccolata in memoria di Giulio Regeni. Il lungo corteo sotto una intensa pioggia è partito dal Municipio per raggiungere il vicino centro polifunzionale dove si terranno brevi interventi.
Al centro polifunzionale, frequentato anche da Giulio, nonostante la pioggia si stanno alternando gli interventi del sindaco dei giovani – carica coperta fa Giulio quando aveva dodici anni – del parroco don Luigi Fontanot, che ha anche letto il messaggio dell’arcivescovo di Gorizia, Redaelli.
Alla fiaccolata sono intervenuti, tra gli altri, il sen Carlo Pegorer (Pd), il presidente del Consiglio della Regione FVG, Franco Iacop, gli assessori regionali Cristiano Shaurli e Gianni Torrenti, il sindaco di Udine, Furio Honsell, consiglieri regionali e una ventina di sindaci della zona, con la fascia tricolore. Presenti anche rappresentanti della comunità musulmana locale. “Mandi Giulio”, ha salutato alla maniera friulana il sindaco e la manifestazione si è sciolta.

“Ho voluto portare l’abbraccio della nostra comunità e delle istituzioni ai genitori di Giulio. Tutta la regione è raccolta in cordoglio accanto a loro. Non ci rassegneremo a brancolare nel buio delle ipotesi o delle mezze verità”. Lo ha detto la presidente della regione FVG e vice segretaria del Pd, Debora Serracchiani al termine dell’incontro con i genitori di Giulio Regeni. “Ci sono poche o forse nessuna parola per aiutare e confortare chi ha subito una perdita così straziante – ha aggiu8nto la presidente – era però giusto testimoniare con un piccolo atto quanto siamo tutti sconvolti da questo barbaro assassinio. Giulio era una sicura speranza per il futuro, una gioia e un orgoglio per i suoi genitori. Ho voluto dire loro che in qualità di rappresentante delle istituzioni, dei nostri cittadini, non ci rassegneremo”. Il Friuli Venezia Giulia e io personalmente come presidente di questa regione, continueremo a vigilare e ad insistere perché chiarezza, verità e giustizia vengano fatte: finché i colpevoli di questa morte innocente non avranno un nome e non saranno condannati. Adesso bisogna stare con doverosa discrezione accanto a mamma Paola e a papà Carl”. Lo ha detto oggi a Ronchi dei Legionari (Gorizia) la presidente della regione FVG Debora Serracchiani che ha accolto stasera all’aeroporto i genitori di Giulio.

“Dolore e tristezza per la nostra umanità” dove “sembra impossibile cercare itinerari di giustizia, instaurare percorsi di riconciliazione”, sono stati espressi dall’arcivescovo di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli, in un messaggio inviato a Fiumicello alla fiaccolata in memoria di Giulio Regeni, letto dal parroco del paese, don Luigi Fontanot. Rifacendosi al libro dei Salmi, mons.Redaelli si chiede “fino a quando?” e gira la domanda “direttamente a Dio”. Per l’arcivescovo, tuttavia, “il Signore sta a guardare, ma non guarda da un cielo lontano, indifferente alla nostra sorte, ma dalla croce”. Dunque, “la nostra preghiera per Giulio” sia “sotto lo sguardo del Crocifisso, una preghiera sotto gli occhi del Dio misericordioso”. Solo così “troverà una risposta e ci darà ancora il coraggio di non arrenderci, di sperare, di spenderci per la giustizia”, conclude mons. Redaelli

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