Salute: Panontin, casa riposo di Clauzetto risorsa per territorio

Trieste, 22 ott – “La struttura per anziani non autosufficienti
di Clauzetto è una risorsa importante per il territorio e la
Regione è orgogliosa di averne sostenuto l’ampliamento e la
ristrutturazione, che hanno permesso di mettere in campo una
realtà moderna al servizio della comunità locale”.

Lo ha dichiarato l’assessore alle Autonomie locali del Friuli
Venezia Giulia, Paolo Panontin, a margine dell’inaugurazione
della casa di riposo ‘Fondazione G. Fabricio’ di Clauzetto,
interessata da un’ampia opera di riqualificazione e adeguamento,
che l’ha resa adatta ad accogliere fino a 25 ospiti non
autosufficienti.

Panontin ha quindi sottolineato che si tratta di “un intervento
rilevante, sostenuto nel 2013 dall’amministrazione regionale con
un contributo di 1,9 milioni di euro. Oltre all’ampliamento e
alla messa a norma, l’ammodernamento della struttura ha infatti
reso possibile l’accoglimento di persone non in grado di
provvedere a sé stesse che necessitano di assistenza costante.
Inoltre, grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti dal
progetto, che hanno lavorato compatti e solerti verso il
risultato finale, è stato anche possibile ottenere un risparmio
di 55mila euro, con i quali la Regione ha sostenuto l’acquisto
dei nuovi arredi della casa di riposo”.

Il taglio del nastro, avvenuto alla presenza tra gli altri del
primo cittadino di Clauzetto Flavio Del Missier, del consigliere
regionale Armando Zecchinon, delle autorità religiose e di
numerosi amministratori locali, si è trasformato in una vera e
propria festa per la comunità, durante la quale è stata ricordata
la storia dell’edificio che ospita la casa di riposo, donato alla
parrocchia negli anni Cinquanta dal benefattore Giacomo Fabricio
per istituirvi un asilo infantile e ora messo al servizio della
terza età. Un passaggio che Panontin ha definito come “un segno
dei tempi e dei cambiamenti che la società e, in particolare, le
piccole comunità devono affrontare, anche ricordando la figura di
Fabricio, che dopo aver fatto fortuna a Milano si impegnò per
dare un contributo di grande rilievo alla propria terra”.
ARC/MA/ppd

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