Snaidero: intervista a Donte Mathis

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«Il quintetto base è solido e dietro ci sono giovani promettenti. Se lavoriamo nel modo giusto tutto è possibile». Questo è il segnale lanciato direttamente da Houston dal capitano della Snaidero, Donte Mathis, che è pronto ad indossare per la seconda stagione consecutiva la maglia arancione.

Allora Donte, ci eravamo lasciati qualche mese fa con il lungo applauso che il Carnera ha tributato alla squadra dopo la sconfitta contro Casale in gara 4 dei quarti dei play-off.

«A ripensarci mi viene ancora la pelle d’oca. Mi dispiace che nella passata stagione mi sono fatto male e non ho potuto aiutare i miei compagni per alcuni mesi. Sono rientrato dall’infortunio quando ero solamente all’80% della mia forma fisica, di più non potevo fare anche se si trattava di una percentuale sufficiente per scendere in campo. L’obiettivo numero uno di questa estate è stato quello di recuperare appieno: ora mi sento completamente guarito e sono molto felice per quest’altra opportunità che la società mi ha concesso».

Con te sono stati confermati anche i veterani Dordei e Harrison. Il tuo pensiero?

«Il campionato di LegaDue è migliorato anno dopo anno, quindi reputo fondamentale ripartire, nella nuova stagione, con una base rispetto alla scorsa. Le conferme di Gigi e CC sono molto importanti: la ripartenza sarà più facile».

Hai già conosciuto coach Garelli?

«Non ancora, ovviamente, ma le referenze che ho ricevuto su di lui da alcuni miei colleghi sono ottime. Si tratta di un allenatore super. Me ne hanno parlato bene oltre a Dordei, Alex Bougaieff, che ho incrociato in un centro commerciale qui a Houston, Simone Pierich e Jermaine Boyette il quale è stato, con il coach e JJ Williams, uno degli artefici delle fortune di Vigevano».

Infine, un tuo messaggio ai tifosi friulani?

«Dopo la retrocessione, lo scorso anno siamo riusciti a recuperare il loro affetto e il loro calore perché hanno capito i nostri sforzi e il nostro impegno. Si sono dimostrati incredibili. A loro dico che sono pronto e non vedo l’ora di rivederli con la speranza che ci seguano sempre».

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