Strage Vergarolla: Peroni, monito ai valori di democrazia e tolleranza

Trieste, 18 ago – “La strage di Vergarolla è una tragedia
immane che oggi, a settantuno anni da quel drammatico 18 agosto,
ci ricorda l’importanza dei valori della democrazia e della
tolleranza e ci impegna a farne ogni giorno punto di riferimento
del nostro agire di cittadini”.

Lo ha dichiarato l’assessore alle Finanze, Francesco Peroni, che
a Pola ha rappresentato la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
durante la commemorazione della strage di Vergarolla, un eccidio
causato dall’esplosione di una serie di ordigni bellici sul
litorale attiguo alla città istriana. Un atto che oggi sarebbe
definito terroristico, con decine di vittime italiane, per lo più
donne e bambini, i cui colpevoli sono rimasti impuniti e
nell’ombra.

Secondo Peroni quella tragedia rappresenta “una crudeltà che
ricorda ciò che le cronache di questi giorni ci raccontano (come
l’attentato terroristico di Barcellona) dandoci un monito
importante, ovvero che i valori di democrazia e tolleranza sono
un antidoto alla brutalità e alla barbarie nelle quali l’uomo a
volte è trascinato dal lasciar prevaricare la violenza”.

L’assessore ha ribadito che si tratta di “una pagina della
travagliata storia dell’Istria, su cui non è mai mancata
l’attenzione di questa Amministrazione regionale, ma che deve
essere fatta sempre meglio conoscere soprattutto ai giovani, veri
attori della costruzione della Casa comune europea. L’uguaglianza
e il rispetto per tutti gli individui, indipendentemente, tra le
varie cose, dal loro luogo di nascita, dalla religione professata
e dalle opinioni politiche sono infatti obiettivi da conquistare
ogni giorno. Non cedere a chi, ancora oggi, pensa di poter far
prevalere le proprie convinzioni con la violenza è un modo per
onorare le vittime di Vergarolla, al pari di quelle di tutti i
terrorismi”.

Come consuetudine al termine della celebrazione della Santa Messa
in lingua italiana nel Duomo di Pola ai piedi del cippo posto in
largo “Vittime di Vergarolla” sono state deposte corone e mazzi
di fiori.

Alla celebrazione ha partecipato anche il console generale
d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, il quale ha ricordato che è
“importante che questo tragico evento venga ricordato assieme dai
rappresentanti dei polesani che sono rimasti e da quelli di
coloro che proprio in seguito alla strage scelsero l’esilio, ma
anche dalle autorità italiane e croate”.

Alla cerimonia, promossa dal Libero Comune di Pola in esilio
erano presenti oltre ai parenti e delle vittime, tra gli altri,
la deputata Laura Garavini, i vicepresidenti della Regione
Istriana, Fabrizio Radin e Giuseppina Rajko.
ARC/MA/ep

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