Tarvisio: inseguimento con arresto di due passeur

polizia-frontiera1Il personale della IV Zona Polizia Frontiera di Udine – Settore di Tarvisio, diretto dal Dr. Pietro Loverre, prosegue la sua attività, di prevenzione e repressione di tutte le attività illegali di carattere transnazionale e transfrontaliero.

Nella notte del 28 aprile u.s. il personale di questo Settore, nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto all’immigrazione clandestina, effettuava diversi posti di controllo dinamici in svariati punti della fascia confinaria verso il lato austriaco.

Verso le 3.00 una manovra inusuale di un’auto Fiat Punto proveniente dall’Austria attirava l’attenzione di una pattuglia che, dall’uscita autostradale di Tarvisio Nord, iniziava con un inseguimento che si esauriva nell’abitato di Tarvisio. Fermata la vettura gli agenti operanti identificavano i due cittadini albanesi a bordo e li accompagnavano in Ufficio per ulteriori accertamenti, anche per comprendere i motivi della tentata fuga alla vista della Polizia.

Nel ripercorrere a ritroso il tragitto gli agenti notavano che nel frattempo, proprio all’altezza dell’uscita autostradale di Tarvisio Nord, stazionava un gruppo appiedato di nove cittadini irregolari pakistani che, dalle prime indicazioni, facevano capire di essere appena stati lì lasciati da un veicolo e che erano provenienti dall’Ungheria. Pertanto anche questi venivano portati in Ufficio per gli accertamenti del caso. A seguito di alcune testimonianze da parte degli irregolari rintracciati, avvalorate dal conseguente rinvenimento all’interno dell’auto fermata di materiale utile ai fini investigativi e, con i riscontri forniti dell’attività di indagine pregressa inerente ad alcune vetture segnalate poiché ritenute in utilizzo a gruppi dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina verso il nostro Paese, veniva delineato in maniera netta quanto avvenuto.

In sostanza era accaduto che la Fiat Punto, che nella circostanza aveva la funzione di auto staffetta, una volta vista la pattuglia di polizia tentava di attirare a se l’attenzione per permettere ad un secondo veicolo, che trasportava gli irregolari in questione, di poter tranquillamente lasciare gli stessi e di ritornare velocemente in Austria. Pertanto i due cittadini albanesi (C.A. di 48 anni e S.A. di 28 anni) venivano posti in stato di fermo in quanto fortemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso ad altra persona attualmente ignota. Per tali motivi gli stessi venivano ristretti presso la Casa Circondariale di Udine a disposizione dell’A.G. che provvedeva a convalidare tale fermo di p.g. ed ad irrogare una misura cautelare in carcere per entrambi vista la gravità dei fatti. Permangono le indagini per risalire all’identità dell’autista della seconda vettura non rintracciata in quella notte.