Trieste: indagati il Piccolo, il capitano dei carabinieri, il capo della Squadra Mobile e un giornalista per violazione segreto d’ufficio

piccoloClamoroso a trieste: il procuratore capo  Carlo Mastelloni e il pm Antonio Miggiani hanno ipotizzato il reato di violazione del segreto d’ufficio nei confronti del numero uno della squadra mobile Roberto Giacomelli, del comandante del nucleo investigativo dei carabinieri Fabio Pasquariello e del cronista di giudiziaria del Piccolo Corrado Barbacini.

 

ecco quanto scrive il Piccolo in merito

In più c’è il tentativo, che forse era il fine principale, di mettere il bavaglio alla stampa e nella fattispecie al nostro giornale. Quello che più stupisce è che il procuratore capo abbia usato il pugno di ferro per fughe di notizie su fatti che nulla hanno a che fare con stragi, atti terroristici o inchieste su infiltrazioni mafiose. Niente di tutto questo: le intercettazioni hanno portato a galla conversazioni su casi giudiziari di una certa ordinarietà. Rivelazioni che mai avrebbero potuto inficiare le indagini. Barbacini è accusato di aver ricostruito l’inchiesta per omicidio del tassista Bruno Giraldi, tirata fuori dal freezer dopo dodici anni (per la quale Fabio Buosi è già stato condannato in secondo grado pur non avendo mai sparato) rivelando ai lettori gli ultimi accertamenti che hanno portato all’identificazione di un nuovo indagato.