Trieste: malore al bambino, scintille fra regione e sindacati sanità

AmbulanzaBambino di 9 anni in arresto cardiaco, soccorso al campeggio di Sistiana

Nel rispetto del dolore della famiglia alla quale siamo vicini e non volendo strumentalizzare un episodio drammatico come questo, UGL, per l’ennesima volta, è costretta a puntare il dito contro il piano dell’emergenza che ha tolto l’automedica di Monfalcone e che determina di fatto un vuoto in campo di emergenza, visto che il mezzo medicalizzato deve partire da Trieste città, impiegando tempi molto più lunghi assolutamente inaccettabili quando è in gioco una vita.
Bisogna prendere atto che il piano dell’ emergenza non è adeguato per il fabbisogno dei cittadini.

cosi risponde l’ufficio stampa della Regione:

L’ambulanza è arrivata sul posto dopo 7 minuti e 19 secondi dalla chiamata, il personale ha avviato subito le pratiche di rianimazione cardiorespiratoria, coadiuvato dal personale dell’automedica (medico più infermiere), nel frattempo intervenuto. Dopo di che il bimbo, a causa delle gravi condizioni in cui versava, è stato trasportato all’ospedale triestino di Cattinara. Prima al Pronto soccorso e poi al polo cardiologico è stato sottoposto, e lo è tuttora, a cure intensivissime da vari specialisti. I medici stanno facendo ogni sforzo per salvargli la vita.

Lo precisa la direzione generale dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, in relazione al caso di un bambino di dieci anni già sofferente di cuore e seguito dal centro cardiologico di Bergamo, che questa mattina è stato colpito da un violento arresto cardiaco in un campeggio di Sistiana (TS).

La chiamata di emergenza, precisa l’Azienda, è stata ricevuta alle 9.35. Identificata subito la gravità del problema, l’infermiere al telefono ha fornito supporto alle prime attività di rianimazione cardiopolmonare, in attesa dell’arrivo di ambulanza e medico che, in ogni caso, sono intervenuti senza ritardi, nei tempi previsti dal Piano dell’emergenza, esattamente come accade in qualsiasi incidente e evento avverso.

“L’UGL-Unione generale del lavoro FVG, dice di non voler strumentalizzare un episodio ma è esattamente quello che ha fatto”, afferma l’assessore regionale alla salute, Maria Sandra Telesca, commentando “con disappunto” la presa di posizione con cui la sigla sindacale attribuisce responsabilità “su ritardi che non ci sono stati e su modelli organizzativi che non sono sbagliati” al nuovo Piano regionale dell’Emergenza.

“Rimango basita di fronte ad affermazioni del genere”, aggiunge Telesca, esprimendo tutta la vicinanza e la solidarietà alla famiglia del bimbo, con l’auspicio che tutto possa risolversi positivamente. “Appresa la notizia dell’accaduto ho subito contattato i vertici aziendali e ho potuto verificare che tutto si è svolto in assoluta regolarità, senza sbavature. Ambulanza e medico hanno fatto sul posto quello che doveva essere fatto. E così sta succedendo in ospedale”.

“Spiace piuttosto – conclude Telesca – che la stessa sigla sindacale abbia sempre espresso contrarietà alla centrale unica del 118, che noi vogliamo per garantire un’ottimizzazione dell’utilizzo dei mezzi di pronto intervento, a prescindere dalle aziende di appartenenza. Ripeto, in questo caso nulla sarebbe cambiato ma siamo convinti che la centrale unica rappresenti comunque una svolta di efficienza”. ARC/PPD/EP