Turismo: Bolzonello, impatto grandi eventi va misurato

Trieste, 24 mar – “I grandi eventi di sport e cultura sono
formidabili motori marketing di un territorio, a condizione che
questi stessi possano essere misurati da un certificatore terzo e
che prevedano un coinvolgimento di tutto il territorio, in modo
da connotare l’evento come un fatto di reputazione unanimemente
riconosciuta”.

Lo ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e
assessore alle Attività produttive e al Turismo Sergio
Bolzonello, che oggi ha concluso una tavola rotonda sul tema
promossa dal Consorzio Promotrieste nel capoluogo regionale.

Secondo Bolzonello, “la misura dell’impatto dell’evento diventa
fondamentale per capire se l’euro investito, sia esso pubblico o
privato, genera un ritorno e quale sia il moltiplicatore che esso
crea”. A titolo di esempio il vicepresidente della Regione ha
portato il dato di certificazione bocconiana su PordenoneLegge
“dove risulta che ogni euro investito sul territorio porta un
ritorno di 7,27 euro”.

Per quanto riguarda Trieste, nello specifico, Bolzonello ha
osservato che “si tratta del grande hub del turismo cittadino del
Friuli Venezia Giulia, specifico rispetto ad altre omogenee”. In
premessa il presidente di PromoTrieste Umberto Malusà aveva
riferito che il turismo nella città giuliana denota numeri in
crescita tendenziale, riferiti al confronto tra gennaio-novembre
2015 allo stesso periodo del 2016, pari a +5,6 per cento negli
arrivi e +8,4 per cento nelle presenze. “Trieste – ha confermato
Bolzonello – può dare risposte importanti e soprattutto può
diventare più forte nel turismo se riesce a proporre, oltre a se
stessa, un territorio più ampio, che può arrivare, per esempio,
fino al Collio e fino a Grado, coalizzando un vero e proprio
progetto industriale”.

La tavola rotonda, moderata da Giovanni Marzini, si è avvalsa di
più voci.

L’assessore comunale al Turismo Maurizio Bucci, ha evidenziato la
necessità che “Trieste, con una rivoluzione copernicana, sia
capace di gestire e non di subire il turista, e di quanto sia
importante che il territorio sappia intercettare le emozioni”
lavorando bene sulle piattaforme informatiche anche dei social.
Se il destination manager Francesco Comotti ha suggerito, per una
buona strategia di promozione del territorio, “l’importanza di
capire qual è la Trieste che vogliamo per i prossimi dieci anni”,
gli altri relatori hanno confermato la necessità delle
collaborazioni e delle integrazioni tra gli attori del
territorio. Stefano Pace, sovrintendente del Teatro Verdi di
Trieste, ha ricordato che la Fondazione del teatro lirico, grazie
anche alle sinergie attivate e all’attenzione verso i turisti
stranieri, ha aumentato il proprio pubblico del 36/37 per cento
rispetto al 2015.

Nell’occasione, il presidente della Società velica di Barcola e
Grignano Mitja Gialuz ha anticipato i primi risultati di un
sondaggio condotto da SWG sulla percezione della manifestazione
legata alla regata nell’intero Friuli Venezia Giulia, sondaggio
che rappresenta anch’esso – ha annotato Gialuz – una forma di
misurazione e di feedback. Secondo la rilevazione, il 98 per
cento degli intervistati ritiene che la Barcolana sia un evento
prevalentemente turistico – e quindi non specificamente sportivo
– e il 77 per cento è convinto che l’evento ottobrino accresca la
vita culturale della città, a testimonianza di un brand di forte
attrazione il cui impatto va ben al di là dell’agonismo velistico.
ARC/PPH/ppd

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