Turismo in Friuli: il gemonese, territorio di tradizioni e novità

Città dal vivace passato storico e culturale, Gemona del friuli è stata quasi completamente distrutta dal terremoto del 1976 per essere in seguito ricostruita a tempo di record..
Nonostante il suo sviluppo in pianura il cuore pulsante era e rimane nel centro storico, dove innanzitutto troviamo il duomo di santa Maria assunta con il suo caratteristico rosone e il Tesoro oggi conservato nel museo della Pieve, dove si possono vedere opere di pittori e scultori, arredi sacri codici del XIII secolo riccamente ornati da splendide miniature con alcune delle più belle realizzazioni dell’ oreficeria friulana.

Via Bini è la strada medievale per eccellenza protagonista delle serate evocative di agosto, sede del museo del terremoto, Palazzo Botòn ospita invece la sala consigliare e alcuni uffici municipali, tutto il centro di Gemona evidenzia la sua storia e l’esemplare recupero post terremoto.
Per finire il castello dove dal suo catteristico colle si domina l’abitato la fortezza inespugnabile è ancora sede di manifestazioni e il recupero completo non è lontano.

A Gemona si trova la sede dell’ecomuseo delle acque. Nel vecchio mulino Cocconi. La struttura ospita un centro di documentazione sulle acque ed è sede di laboratorio didattico a disposizione di ricercatori, studenti e turisti.
L’associazione che gestisce l’ecomuseo si propone di valorizzare il territori che comprende anche i comuni limitrofi. Conservare i tanti siti naturali come sorgenti, laghi, torrenti fiumi, rogge, ma anche pratiche di vita e di lavoro, saperi tradizionali e produzioni locali.

 

Osoppo noto per il Colle della Fortezza, dichiarata monumento nazionale nel 1923. Si tratta di un insediamento fortificato che veniva utilizzato sin dall’antichità come struttura militare. Il recupero del sito ha visto la realizzazione del Centro Visite e della mostra permanente, il restauro di parti murarie, del Castel Novo e del Forte Italiano, nonchè la riconversione della Casa del Tamburo a punto di ristoro. Sul colle sono state rintracciate e messe in sicurezza delle orme di animali preistorici risalenti a milioni di anni fa. Tra i percorsi consigliati, quello del Castelnovo, del Forte sotterraneo e del Colle di Napoleone. In pianura troviamo invece gli ambiti naturalistici delle Sorgive di Bars, una piana alluvionale derivante da un vasto lago che dopo il ritiro del ghiacciaio tilaventino avvenuto 10mila anni fa non è scomparso e ancora riappare.Il Parco del Rivellino, teatro di tante manifestazioni anche di valenza internazionale (pensiamo alle numerose edizioni del Rototom Sunsplash, principale festival reggae europeo, dallo scorso anno emigrato in Spagna). Il territorio del comune di Osoppo è l’ideale per le escursioni in bicicletta e mountain bike e in generale per le attività sportive all’aria aperta.

Da Osoppo attraverso il ponte di Braulins si arriva a Bordano, il paese alla destra del Tagliamento famoso in tutto il mondo per la casa delle farfalle
La Casa delle Farfalle Sorge al centro del paese, ed è un vero e proprio museo vivente di questi insetti. La casa, dove si riproducono oltre 400 specie di farfalle tra le più belle del mondo, è divisa in tre grandi giardini: amazzonico, afro-tropicale e indo-australiano. All’interno si possono vedere tutti gli stadi di sviluppo delle farfalle da uovo a bruco, da crisalide a farfalle. Vi si possono osservare le differenze tra le farfalle diurne e quelle notturne e vedere dal vivo alcuni tra gli esempi dei più significativi trucchi adottati per la soprav’vivenza e di colorazioni che servono per difendersi sia in maniera attiva, sia con il mimetismo. All’interno della Casa sono presenti anche una svarita quantità e tipologia di animali esotici, tra cui: Tarantole, Iguane, Volpi volanti, Tartarughe (sia d’acqua che di terra), Cocoriti, Serpenti, e ancora svariati tipi di rettili, volatili, mammiferi e pesci.
le tante e, talvolta, rare specie che qui trovano l’habitat ideale rendono unica questa zona fatta di tanti ambienti e dai tanti microclimi.

Sono presenti numerosi murales ovvero dipinti sui muri rappresentanti vari personaggi inventati ma soprattutto farfalle che sono in pratica diventate l’anima stessa del paese. In molti anni si è tenuto un concorso per decidere quali sono i migliori. Sono situati su gran parte delle abitazioni, sui luoghi comunali e sui luoghi d’istruzione e rappresentano il più delle volte delle vere e proprie opere d’arte eseguite in innumerevoli stili da pittori arrivati da tutto il mondo. La loro realizzazione è iniziata massicciamente negli anni novanta in concomitanza con la realizzazione della Casa delle Farfalle grazie all’impulso dell’allora sindaco Enore Picco. Un’idea geniale che ha trasformato un paese allora sconosciuto.
Oltre al capoluogo il comune conta la frazione di Interneppo che si affaccia sul lago di Cavazzo detto anche lago dei tre comuni.
E’ il più vasto lago della regione, d’estate villeggianti fanno il bagno e prendono il sole. Un attrezzato camping si trova a solo venti metri dalle rive.
Ma è anche scuola di windsurf,di corsi di vela e gare di motonautica.
Non solo un piacevole rifugio per rilassarsi e ammirare un paesaggio naturale e incontaminato.

Attraversiamo di nuovo il ponte di Braulins e andiamo a Venzone 1965 il Ministero della Pubblica Istruzione ha proclamato la cittadina monumento nazionale riconoscendone così l’importanza storico-artistica. Anche a causa dell’età avanzata della maggior parte degli edifici, che non avevano subito danni nel corso dei due conflitti mondiali, venne quasi completamente rasa al suolo dal sisma che nel 1976 ha sconvolto ilFriuli, ma grazie agli aiuti giunti da tutto il mondo e alla tenacia dei suoi abitanti il paese è risorto ed è oggi un modello della ricostruzione avvenuta in Friuli a seguito del terremoto.
La sede municipale è uno splendido esempio di palazzo gotico veneziano e il centro del paese è animato da botteghe artigianali che offrono il meglio della produzione gastronomica e artistica locale.
Nella seconda metà di ottobre in occasione della festa della zucca riemerge la storia di questa cittadina; musicisti, giocolieri, cavalieri, nobildonne e altri personaggi legati al mondo medioevale rivivono l’età di mezzo con la zucca protagonista in tutte le sue forme.
Nella cripta della Cappella di San Michele, vengono conservate le famose cinque mummie; delle quaranta complessivamente rinvenute .
Il processo di mummificazione non è frutto dell’intervento dell’uomo ma è il risultato di un fenomeno naturale, la cui storia risale al 1647 quando vennero estratte dalle tombe del Duomo.
Un passato che riemerge dunque in maniera del tutto naturale e che è ancora possibile osservare

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