Juventus: Conte, felice perchè era match da bollino rosso

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“Era una partita da bollino rosso, a Udine potevamo perdere punti, perchè questa è una squadra in ottime condizioni anche se devi sapere che ti lasciano fare la partita per una tattica ben precisa: poi se rubano palla vanno via con velocissime ripartenze. Ma noi siamo stati molto bravi ad affrontare il match con la giusta attenzione e cattiveria. E da parte mia c’era la stesso atteggiamento dei calciatori in campo”.

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Intervistato da Sky al termine di Udinese-Juventus, Antonio Conte fa capire che quello di oggi al Friuli è un successo importante sulla strada del terzo scudetto consecutivo. ”Dobbiamo stare sul pezzo – aggiunge – perchè la Roma non mollerà, ora sarà fondamentale sabato (contro il Bologna n.d.r.) e mi aspetto di vedere uno Juventus Stadium stracolmo, che ci spinga alla vittoria”. Oggi la mossa giusta è sembrata l’utilizzazione di Giovinco: Conte è d’accordo che la ‘formica atomica’ non ha fatto rimpiangere Tevez? ”Sapevo che lui era in un momento di forma ottimale – risponde il tecnico -: deve capire che può fare la differenza anche in una squadra come la Juventus. Lo considerano un mio figlio, ma per tutti i giocatori sono figli, e guai a chi me li tocca. Giovinco non ha fatto rimpiangere Tevez, a parte che Carlos abbiamo deciso di fermarlo un attimo perchè continuava a portarsi dietro questo problema a un adduttore e c’era il rischio di perderlo nel finale di stagione”. ”Ora valuteremo – aggiunge Conte – le sue condizioni anche per la prossima partita, e lo stesso vale per Arturo (Vidal n.d.r.). Abbiamo bisogno di tutti perchè siamo impegnati su due fronti, e spero di recuperare anche Barzagli”. Poi una considerazione:: ”la malasorte oggi si è accanita – sottolinea Conte -: ci hanno ammonito tre giocatori che erano diffidati, perfino Bonucci che era in panchina”. Infine una battuta al veleno: ”se ora chiederò consiglio a Benitez in vista del Benfica? Visto che ha fatto la sua squadra contro una portoghese (Napoli eliminato dal Porto n.d.r.), direi che è meglio di no”.

‘Come rispondo sempre, sono talmente concentrato sugli obiettivi che gli interessi personali in questo momento non contano. A obiettivo raggiunto valuteremo gli interessi personali, ora sono concentrato su qualcosa di storico e sui miei ragazzi”. Antonio Conte, intervistato nel corso del ‘Processo del lunedì’ su RaiSport1, risponde così a una domanda sul suo futuro, visto che secondo alcuni potrebbe lasciare la Juve dopo aver vinto il terzo scudetto consecutivo. Poi Conte parla della semifinale di Europa League contro il Benfica. ”Preferisco affrontarlo nel doppio confronto rispetto che sulla gara singola – dice -: sulla doppia partita riusciamo ad essere più pericolosi. Ma per ora la partita della vita per noi è quella di sabato sera contro il Bologna”. Infine Conte ribadisce anche dai microfoni Rai che ”oggi la sfortuna si è accanita contro di noi, avevamo due diffidati e sono stati ammoniti entrambi in maniera strana. Ce ne facciamo una ragione”.

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