Udine: a Fagagna passeggiate per conoscere i prati stabili 8/11 giugno 2016

valli camminataAl fine di promuovere la conoscenza di   un habitat di estremo valore naturalistico e di grande fascino per la ricchezza di forme, colori e suoni, dovuta alla grande varietà di specie vegetali ed animali, il GREF  (Gruppo regionale di esplorazione floristica) ed il Comune di Fagagna promuovono due visite guidate ai Prati stabili.

Mercoledì 8 giugno 2016 ore 18.00

Sabato 11 giugno 2016 alle ore 10.30

 

I prati stabili sono  quelle formazioni erbacee che non hanno mai subito  il dissodamento (aratura o erpicatura). Sono costituite da un numero elevato di specie vegetali erbacee, appartenenti a numerose famiglie, la più importante delle quali, per valore naturalistico, è quella delle orchidee (generi  Serapias , Orchis, Anacamptis, Ophrys).  Ospitano inoltre  delle specie vegetali che si possono ritrovare solo in un territorio limitato fra il Friuli e la regione illirica (per esempio il Dianthus sanguineus e la Knautia ressmannii).

 

I prati stabili sono distinguibili dai prati avvicendati (coltivazioni che nella pratica delle rotazioni seguono il frumento o l’orzo e sono in genere costitute da erba medica o trifoglio e/o una o più graminacee seminate) per la notevole varietà di specie dei primi rispetto alla uniformità degli altri, apprezzabile anche a colpo d’occhio, per l’effetto dei gialli intensi del Caglio, delle Ginestre o della Cresta di gallo, del rosa della Lupinella, del rosso scuro dei Garofani sanguigni, del porpora di certe orchidee, del blu della Salvia pratense, del bianco della Olmaria peperina ecc.

E’ importante mantenere questi prati per vari motivi:

motivo naturalistico: alcune specie animali e vegetali sono presenti in regione solamente in queste formazioni. Il dissodamento dei prati provocherebbe l’estinzione, almeno su scala locale, delle entità rare; risultano habitat ideale per le starne della razza autoctona, oggetto di reintroduzione ad opera di varie riserve di caccia;

motivo agronomico: i prati conservano un patrimonio genetico utilizzabile per il miglioramento delle piante coltivate e possono fornire il seme per il buon consolidamento di terreni smossi per la realizzazione di grandi opere;

motivo storico culturale: i prati  erano la principale coltivazione di vaste aree del Friuli fino all’avvento dell’agricoltura industriale; ad essi e legato il patrimonio culturale dell’antica civiltà contadina nonché l’ambito naturale in cui sono avvenute innumerevoli vicende storiche del Friuli;

motivo paesaggistico: è indubbio il fascino dei prati, specialmente al momento della fioritura. La loro presenza arricchisce il paesaggio altrimenti reso monotono dalle coltivazioni su larga scala;

motivo di conservazione del suolo contro l’erosione.