Udine: BCC Manzano ti paga l’Università gli restituisci i soldi dopo la laurea

110438L’Università, da oggi, si paga a rate! E più sei bravo, meno ti costa. L’idea è della Banca di Credito Cooperativo di Manzano, che offre agli studenti friulani l’opportunità di iscriversi all’Università in piena indipendenza economica, chiedendo loro di meritarsi il sostegno della banca attraverso lo studio. L’importo concesso potrà essere restituito dopo 18 mesi dal conseguimento della laurea, a tasso molto vantaggioso (tarato a seconda del merito dello studente, estinguibile in un periodo massimo di 7 anni). Un sistema rivoluzionario ma già sperimentato in diversi Paesi per lo più anglosassoni (come Inghilterra e Usa), che oltre a togliere il ‘peso’ delle spese universitarie alle famiglie, responsabilizza il giovane a impegnarsi nello studio per mantenere le condizioni del prestito. Tutto questo è University Banca Manzano, iniziativa accolta positivamente anche dai rettori degli atenei di Udine e Trieste, Alberto F. De Toni e Maurizio Fermeglia.

Come funziona University Banca Manzano. Il prestito viene concesso senza richiedere alcuna garanzia bancaria, se non lo studio, l’impegno e il rendimento scolastico. L’iniziativa si rivolge agli studenti residenti nel territorio di competenza di Banca Manzano e iscritti alle Università di tutta Italia, con un’età pari o inferiore ai 30 anni. Il requisito del merito è molto importante per accedere a University: per le ‘matricole’ vale il voto di diploma (almeno 75/100), per gli iscritti agli anni successivi servono almeno 45 crediti formativi universitari (cfu) per ogni anno di corso e una media voto minima di 26/30. Per la definizione della rata, invece, beneficiano di maggiori agevolazioni gli studenti soci (o figli/nipoti di soci) più meritevoli (voto di diploma 100, media voto universitaria 29/30), seguiti dagli studenti soci (o figli/nipoti di soci) e da tutti gli altri studenti. Per maggiori dettagli e informazioni, oltre alle filiali di Bcc Manzano, è possibile visitare il sito internetwww.university.bancamanzano.it, dove, oltre alle Faq, è disponibile una sezione per il calcolo della rata del prestito. E’ attiva anche la pagina Facebook ‘UniversityBancaManzano’.

Perché la Bcc Manzano ha lanciato l’iniziativa. «Abbiamo pensato a un progetto di questo tipo – chiarisce il presidente Silvano Zamò – perché comprendiamo i piccoli e grandi sacrifici a cui le famiglie sono chiamate per far studiare i propri figli. Con University Banca Manzano diamo la possibilità ai ragazzi più in gamba di frequentare l’Università e rendersi indipendenti, mettendo al primo posto il merito e la voglia di fare. Come già avvenuto con l’avvio del progetto Factory – aggiunge Zamò – dimostriamo con i fatti di credere nei giovani e nel loro desiderio di mettersi in gioco: rappresentano il nostro futuro, quindi scendiamo in campo con iniziative pensate per stimolarli e accompagnarli nel loro percorso di crescita, umana e professionale».

I commenti di De Toni e Fermeglia. «Riteniamo che iniziative capaci si supportare i giovani in un percorso di formazione superiore non possano che essere salutate con favore – dichiara il magnifico rettore di UdineAlberto F. De Toni –.  Come ateneo, accanto alla forte attenzione al tema del diritto allo studio, promuoviamo anche le azioni private. Un esempio sono i bandi che l’Università di Udine emana annualmente per l’istituzione e l’assegnazione di premi di laurea per valorizzare il lavoro di studio e ricerca dei nostri studenti, e che sono suddivisi nelle tre tipologie del sostegno al merito, della promozione dell’eccellenza e dell’investimento in cultura». Positivo anche il commento del magnifico rettore di Trieste, Maurizio Fermeglia: «Questa iniziativa si posiziona come un affiancamento alle azioni pubbliche di diritto allo studio per avvicinare il maggior numero possibile di giovani all’università, nella consapevolezza che il futuro del nostro territorio dipende da una popolazione giovane, dinamica, acculturata e competente. Nei prossimi anni – chiude il rettore – i mestieri caratterizzati da un elevato livello di competenze culturali, scientifiche e tecnologiche avanzate saranno preponderanti rispetto ad altri mestieri. L’alta formazione universitaria sarà sempre più rilevante nello sviluppo di un territorio».