Udine: ecco il volume che censisce i monumenti sule Grande guerra

Dopo quattro anni di ricerca e di lavoro di catalogazione puntuale e accurato, giunge alla stampa e alla presentazione al pubblico, martedì 4 dicembre alle ore 17.30, presso il Salone nobile di Palazzo Clabassi a Udine, il volume dedicato ai monumenti e alle lapidi ai caduti della Prima guerra mondiale in Friuli Venezia Giulia, curato da Corrado Azzollini, già Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio del FVG e da Maria Concetta di Micco, storica dell’arte della Soprintendenza.

La pubblicazione, che avviene nell’anno del centenario della Prima guerra mondiale, si collega strettamente al progetto nazionale “Grande Guerra” e presenta, con immagini e testi, un censimento di oltre cinquecento manufatti commemorativi realizzati su commissione civica e militare fra il 1915 e il 1940.
I risultati illustrati riguardano un insieme di beni consistente e variegato a memoria di una regione, il Friuli Venezia Giulia, che ha sacrificato alla Patria un’intera generazione di giovani, che è stata teatro degli scontri militari, sia sul confine italiano che su quello austro-ungarico, che portarono alla ridefinizione dei confini nazionali.
Un lavoro complessivamente di conoscenza per le generazioni che verranno ma anche di tutela perché, come afferma il curatore Corrado Azzollini “con questa pubblicazione il patrimonio culturale di monumenti e lapidi trova, in modo definitivo e accertato, consistenza, localizzazione e visibilità. In tal modo si potranno scongiurare manomissioni, spostamenti, danneggiamenti, purtroppo accaduti in passato, su una categoria di beni culturali che sono riconosciuti e tutelati per legge”.
Finanziato in parte dal Comitato tecnico-scientifico speciale per il patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale e in parte dalla Soprintendenza stessa, il volume si è avvalso dell’opera di Paola Battistuta e Silvio Stok, che, in qualità di catalogatori, hanno svolto inizialmente un’attività di verifica delle informazioni ricevute dai Comuni interpellati per poi passare all’attività vera e propria di censimento, catalogazione, georeferenziazione e documentazione fotografica dei monumenti.
“Tra i primi monumenti ai caduti realizzati in regione subito dopo la fine del conflitto – racconta la curatrice Maria Concetta di Micco nella sua presentazione al volume – sono quelli di Raspano di Cassacco, nella provincia di Udine, e di Palse di Porcia, in provincia di Pordenone. Un alto obelisco che si conclude con una sfera sulla quale troneggia un’aquila ad ali aperte, quello di Raspano, mentre sul monumento di Palse sono applicate foglie di palma come simbolo del martirio. L’iconografia più frequente è risultata però essere la figura del soldato, a suggerire una nuova visione laica del monumento”.
Grazie a questa pubblicazione, edita dalla Casa editrice L’Orto della Cultura di Pasian di Prato, l’ampio numero di monumenti e lapidi ai caduti della Prima guerra mondiale potrà finalmente offrire una visione unitaria che ricompone le indagini spesso frammentate in progetti di carattere locale e contribuire a comprendere il valore storico e artistico di questi beni.
“Mi onoro – afferma l’attuale Soprintendente Simonetta Bonomi – di consegnare oggi questo volume alla comunità regionale del Friuli Venezia Giulia e di ringraziare quanti vi hanno lavorato”.