Udine: il giallo dell 15enni, l’incredibile racconto degli amici

Il gazzettino di Venezia ha rintracciato gli amici delle due ragazzine autoaccusatesi dell’omicidio di Udine in seguito a un tentativo di stupro: prendiamo pari pari: La scena si svogle in stazione a Mestre le due ragazze inctrano Sonny Rizzetto, 21 anni, di Pordenone e l’amico di origini sudanesi Walter Wisdom, 18, anche lui di Pordenone e con un sogno da musicista nel cassetto. Le ragazze riconoscono Wisdom, l’hanno visto a Udine, hanno degli amici in comune. Si avvicinano. Scherzano. Dicono di essere scappate di casa e che andranno a Firenze. Forse anche a Roma.

 

I due giovani le ascoltano, scatta un senso di protezione di fronte alle due studentesse di 15 anni che raccontano di aver ucciso un uomo e di avergli rubato la macchina. Di aver guidato alla meno peggio fino all’autogrill di Limenella, a Padova, e di non essere riuscite a ripartire perché la benzina era finita. Hanno chiuso a chiave l’auto e fatto l’autostop. Hanno trovato «uno» che poteva portarle fino a Vicenza, dove hanno preso il treno per tornare a Mestre e aspettare quello per Firenze. Credibili? «Si avvertiva che era una presa in giro – dicono i due giovani di Pordenone -. Dicevano di aver bevuto, insomma,sembrava si vantassero. A dir la verità ci siamo preoccupati perché erano da sole in una stazione come quella di Mestre, era mezzanotte…poteva succedere di tutto, poteva andare ancora peggio di come è andata».
Aggiornamento ore 13.00
Ci si chiede come sia possibile che una persona anziana, fino a ieri irreprensibile, possa pensare di riuscire a violentare in pieno giorno due quindicenni che peraltro conosceva bene. D’altra parte, è difficile pensare anche che due ragazze esili come loro possano uccidere un uomo robusto come Sacher. «Ma che interesse avrebbero a confessare, seppure per legittima difesa, un delitto così atroce se non fossero state loro?», fa notare l’investigatore. Vogliono forse coprire qualcuno, qualche maggiorenne?
“Erano in tre nel luogo del delitto, lo dicono i testimoni”, dicono gli uomini della Mobile di Udine guidati da Massimiliano Ortolan. Ci sono poi quelle due ore di buco che separano la fuga dalla campagna dal passaggio al vicino casello di Udine Sud, avvenuto alle cinque del pomeriggio. «Dove sono andate le studentesse in quel lasso di tempo?». Ma poi la folle corsa in auto di due minorenni. Possibile che una delle due sapesse guidare a soli quindici anni? E perché andare a Padova per poi spostarsi a Vicenza e di lì prendere il treno fino a Mestre?

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