Udine: inchiesta Sauvignon, ancora un sequestro di mosto

nas-carabinieriNuovi sviluppi nelle indagini sul caso del Sauvignon per il quale la Procura di Udine ipotizza una frode nell’esercizio del commercio di vini sofisticati con l’aggiunta di sostanze non ammesse nelle pratiche enologiche.
Carabinieri del Nas e personale dell’istituto repressione frodi Icqrf di Udine, con i carabinieri di Perugia e Orvieto, sono tornati, per perquisirla, in un’azienda del ternano su delega della Procura. Hanno sequestrato 100 litri di mosto concentrato di tipologia e provenienza ignota, forse utilizzato per dolcificare il vino, confezioni di sale rosa Himalaya e sostanze che potrebbero essere state utilizzate illecitamente per modificare acidità del vino o esaltarne gli aromi. Alcuni produttori avrebbero inoltre utilizzato uve della Slovenia.
“Sarebbe un’ulteriore violazione delle regole di produzione del disciplinare”, dice il Procuratore capo Antonio De Nicolo spiegando che il nuovo filone potrebbe comportare uno stralcio dell’inchiesta con l’apertura di un nuovo fascicolo. “L’indagine si fa sempre più complessa – aggiunge – noi non ci tiriamo indietro, nell’interesse dei consumatori e delle aziende che lavorano bene e che sono tantissime”. (ANSA).