Udine: la provincia finanzia le scuole paritarie con 580 mila euro

fontanini-2comunicato provinciale – La latitanza della Regione FVG viene superata dall ’impegno dell’amministrazione provinciale che, alla luce del drastico calo di risorse stanziate dal governo regionale sulla legge 14/91 – assegni di studio a favore di alunni iscritti a scuole dell’obbligo e secondarie non statali -, viene in aiuto delle famiglie che hanno visto accogliere la loro domanda. Sono state presentate agli uffici di Palazzo Belgrado, per l’anno scolastico 2012/2013, 1.328 domande. La Regione ha tagliato di molto il finanziamento concesso che quest’anno risulta di 364 mila euro. La Provincia si sarebbe aspettata di più.
Se l’amministrazione provinciale non fosse intervenuta con ulteriori risorse, che sono state trovate nell’ultima variazione di bilancio, i fondi regionali si sarebbero limitati a coprire appena il 16,40 per cento del fabbisogno che è pari a 2 milioni 221 mila euro.
Grazie all’integrazione economica voluta dal Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, si è riusciti a recuperare 582 mila 550 euro dai fondi propri di bilancio, consentendo così di far salire la percentuale di copertura del fabbisogno a quasi il 43 per
cento, in questo modo la Provincia riuscirà a garantire ai richiedenti un contributo di valore più consistente grazie all’importo di 947 mila euro. Il contributo assegnabile può andare da un minimo di 300 euro a un massimo di 1.200 euro.
Certo, si resta ben lontani dalla percentuale dell’80 per cento di copertura del fabbisogno che caratterizzava gli ultimi anni scolastici, “purtroppo dobbiamo fare i conti – afferma il Presidente – con lo stanziamento sempre più contenuto che arriva da Trieste”. Per l’anno scolastico 2010/2011 i fondi regionali erano 545 mila 860 euro (27 per cento circa del fabbisogno); per il 2011/2012 erano 655 mila 495 euro (30,64 per cento del fabbisogno), “e adesso, con il governo regionale di centrosinistra, assistiamo a a questa batosta”. L’atteggiamento dimostrato dalla Regione – conclude Fontanini – “non
si spiega altrimenti che con un atteggiamento ideologico: non possiamo nasconderci che la giunta regionale punta decisamente di più sulla scuola pubblica. Invece noi, da sempre, riconoscendoci in un orizzonte culturale di impronta liberale e moderata, riteniamo che sia doveroso consentire la libera scelta come diritto fondamentale delle famiglie e per questo ci impegneremo anche per il prossimo anno, sebbene siamo preoccupati per eventuali ulteriori tagli regionali che ci costringono a limitare, non certo per nostra volontà, i contributi”.