Udine: mercato immobiliare negli ultimi sei anni crollo del 50%

quore

Il mercato immobiliare in Provincia di Udine, secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, fa segnare negli ultimi 6 anni (2007 – 2013) un crollo del 50%. Il numero delle transazioni immobiliari si è sostanzialmente dimezzato (slide 1 da 7182 nel 2007 a 3730 nel 2013) . Solo nel biennio 2009 – 2010 c’è stato un timido incremento sul numero totale delle compravendite, indice di una maggiore fiducia nell’investimento immobiliare di quel periodo. Il 2013 (parliamo in questo caso di una proiezione su stime, poiché mancano ancora i dati ufficiali) ha visto un numero di unità abitative vendute sostanzialmente simile al numero dell’anno precedente confermando nell’ultimo biennio l’attuale tendenza alla stabilità del mercato. Se contestualizziamo questi dati nel tempo includendo l’ultimo trentennio, si può affermare che il mercato immobiliare è tornato indietro agli anni ’90 o peggio ancora agli anni ’85 – ’87 quando gli intermediari erano molti di meno (slide 2 e 3). Si è verificato in sostanza il calo medio di compravendite per ogni agenzia immobiliare. Anche a livello locale l’andamento è stato il medesimo. Altri dati: nel periodo 2007 – 2013 i prezzi delle case soprattutto quelle costruite ante ’90 sono diminuiti del 15-20%, le case recenti hanno avuto un calo medio del 5-10%

IL CONSORZIO QUORE

“La nostra idea – spiega il Presidente del Consorzio Quore, Nicola Gussetti – è stata quella di creare un’unione tra imprese che ci permettesse di distinguerci per qualità del servizio offerto, professionalità e serietà”. Il Consorzio Quore è la prima rete di agenzie immobiliari della provincia costituitasi nel 2009. “Abbiamo iniziato a confrontarci nel 2008 quando c’erano solo le prime avvisaglie della crisi – spiega Gussetti – Abbiamo capito che la rete di imprese rappresentava il futuro. Da uno stato di concorrenza, è stato pertanto necessario lavorare sulla condivisione delle strategie operative e sulla condivisione degli obiettivi utili ad affrontare i cambiamenti di mercato”

– i dati registrati da Quore nel 2013

STOCK IMMOBILIARE A DISPOSIZIONE

– 636 IMMOBILI RESIDENZIALI E TURISTICI
– 85 TERRENI EDIFICABILI
– 78 IMMOBILI INDUSTRIALI – ARTIGIANALI
– 44 IMMOBILI COMMERCIALI
– 125 AFFITTI RESIDENZIALI
– 85 AFFITTI COMMERCIALI
– 1.053 IMMOBILI IN TOTALE

CLIENTI PORTAFOGLIO (clienti con inoltro o rinnovo richiesta ultimi 4 mesi) : n. 6.500
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– Continua importante riduzione delle richieste di locazioni commerciali/ industriali/artigianali
(già in forte calo anche nel 2013)

– Riduzione media dei prezzi di vendita rispetto al 2012: -4 % ( su usato recente max 15 anni).
(variazione anno precedente -4%).

– Riduzione media dei prezzi di vendita rispetto al 2012: -6 %
(su usato con più di 15 anni).
(variazione biennio precedente -7 %).

– Riduzione del valore delle locazioni residenziale biennio 2012 –‘13 : -10%

– Incremento del numero di compravendite dal 2012 al 2013 : + 25 %
(variazione anno precedente +5%).

– Mercato degli affitti rispetto al 2012 : numero di locazioni : + 10 %
(variazione anno precedente +7%)

“Possiamo affermare orgogliosamente – dice il Presidente Gussetti – che questi dati , in particolare quello delle compravendite (+25%) sono in decisa controtendenza rispetto al trend del mercato che invece pare non registrare significativi aumenti (-2%)

– Gli obiettivi di Quore

L’obiettivo è quello di apportare un miglioramento alla qualità del servizio condividendo i dati relativi agli immobili su un network informatico interno, e la possibilità di intercettare in tempi più rapidi e con maggiore efficacia la domanda ed i bisogni dei clienti. “Infatti il cliente che ci affida l’incarico di compravendita di un immobile – spiega Gussetti – può contare sulla sinergia di un gruppo di professionisti del mercato immobiliare che lavora in squadra. Nell’era di internet risulta facile individuare immobili in vendita, ma è altrettanto facile incorrere in grossolani errori. Il valore aggiunto fornito da un operatore qualificato del settore risponde proprio al bisogno del consumatore di essere consigliato e di tutelato durante tutte le fasi della compravendita nel rispetto delle complesse normative vigenti. La formazione e gli aggiornamenti continui, la ricerca di nuove strategie comunicative e di marketing, l’esperienza maturata sul campo e le economie di scala ci caratterizzano sul mercato di riferimento”.

LE PROSPETTIVE E LE PROBLEMATICHE DEL SETTORE

Le ragioni dell’incremento delle compravendite dalla fine degli anni ’90 erano molteplici: la facilità di accesso al credito (grazie al basso costo del denaro); la maggiore fiducia del cliente nei confronti dell’investimento immobiliare; e la stabilità economica generale dei mercati e dell’occupazione. Le stime per il 2014 parlano di un + 15% delle transazioni per il mercato immobiliare. Un dato decisamente positivo ma ancora troppo lontano dal 2006. Fisco, lavoro e credito sono le tre basi per ripartire. Iuc, Tari, Tasi, Imu rappresentano dietro le semplici sigle il pasticcio del governo che ha finora penalizzato la ripartenza del mercato immobiliare.
L’incertezza del lavoro ha determinato poi il crollo delle compravendite e l’impennata delle locazioni. L’affitto rappresenta il futuro “ma perché la filiera casa possa godere di tutti i benefici auspichiamo – questo è l’appello del Presidente di Quore, Nicola Gussetti – che le contribuzioni regionali per la prima casa vengano mantenute anche in futuro”.