Udine: Metodo Montessori, Basana contro Tanzi “Si informi!”

scuola-media“Comodo, ma inutile e dannoso lasciarsi andare a facili strumentalizzazioni per pura propaganda politica invece di informasi e ascoltare. Ieri in Commissione Cultura e Istruzione è stato ben spiegato cosa e quanto il Comune stia facendo per risolvere il problema delle classi montessoriane. Al posto di dichiarazioni decisamente fuori luogo, Tanzi piuttosto impari la differenza tra scuola dell’infanzia e asili nido visto che, come ha dimostrato ieri creando non poco imbarazzo tra i presenti, ancora non gli è chiara”.

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore all’Educazione, Raffaella Basana, al consigliere comunale di opposizione (Gruppo misto) Vincenzo Tanzi che, sulle pagine dei giornali, chiede “vengano rivisti i criteri di selezione per l’ammissione al metodo Montessori”. Richieste, come anche quella al Comune “di garantire maggiore coinvolgimento e controllo, nonché un trattamento equo per tutti”, bollate “decisamente fuori luogo” dall’assessore.

“Voglio ancora una volta rassicurare Tanzi – precisa Basana – sul fatto che ci stiamo occupando da tempo della questione. Non solo, infatti, abbiamo già convocato due incontri pubblici con i genitori e la dirigenza scolastica, ma abbiamo messo sullo stesso tavolo la dirigenza scolastica regionale, la dirigente del sesto istituto comprensivo, Maria Piani e i genitori stessi. A lei abbiamo chiesto ufficialmente di rivedere i criteri di ammissione, riconsiderando sia la residenza nel territorio comunale di Udine, sia la condizione lavorativa dei genitori, visto che riteniamo questi due criteri discriminatori sia per i genitori che non lavorano, sia per i cittadini udinesi”.

In base ai criteri scelti dalla dirigenza scolastica per l’ammissione dei bambini al metodo Montessori, infatti, hanno ottenuto più punti i genitori con un lavoro rispetto a quelli senza, così come non è stato considerato criterio prevalente la residenza nel Comune di Udine, ma solo quella in base allo stradario. Il che ha provocato il risultato che un genitore residente lontano dalla scuola Garzoni, ma pur sempre udinese, si è trovato sullo stesso piano di un genitore di un Comune diverso.

“Tutto questo per dire – continua Basana – che il Comune non solo si è posto in ascolto dei genitori dimostrando la massima disponibilità a collaborare, ma ha già formulato precise proposte per venire incontro alle richieste delle famiglie, nel rispetto delle proprie competenze e di quelle della dirigenza scolastica. Eccezionalmente per quest’anno, abbiamo dato la disponibilità di spazi per attivare 3 classi. Ora – conclude – siamo in attesa che la dirigenza scolastica e le persone competenti in materia pedagogica si esprimano relativamente alla compatibilità del metodo Montessori con classi di 25 alunni”.