Udine: “Ossa” a teatro spettacolo sulla violenza di genere – 23 nov

20_11_14 Serena Di BlasioIn una stanza d’ospedale, un padre parla al capezzale della figlia in coma. L’uomo è un ispettore di polizia, la figlia, tossicodipendente, ha da poco riallacciato i rapporti con il padre, che non vedeva da più di vent’anni. L’ispettore racconta alla figlia le evoluzioni delle indagini che sta seguendo e riallaccia con lei un rapporto sepolto da molti anni a causa della separazione con la moglie. Riemergono così dolorosi episodi del passato, conflitti mal risolti di una coppia in crisi, colpe scaricate sui figli e verità taciute. Un dialogo serrato e ricco di suspense dove la storia personale e quella ufficiale vanno avanti di pari passo verso un sorprendente finale.

Stiamo parlando di “Ossa” lo spettacolo che andrà in scena in prima nazionale domenica 23 novembre alle 21 al Teatro Palamostre di Udine e inserito all’interno del ricco calendario di appuntamenti che il Comune di Udine e la Commissione Pari Opportunità hanno messo a punto in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Sul palco un’intensa Serena Di Blasio e un altrettanto emozionante Riccardo Maranzana, impegnati su un testo liberamente tratto da “La signora in verde” di Arnaldur Indriðason e scritto a tre mani da Carlo Tolazzi, Serena Di Blasio e Andrea Collavino, che ha firmato anche la regia.

Lo spettacolo, proposto dal Comitato Territoriale Arci di Udine, porta in scena due casi di violenza domestica contro le donne, molto diversi tra loro nella dinamica, nella qualità e nella localizzazione temporale. Due vicende che scorrono parallele e che si incastrano in rimandi e analogie che coinvolgono le figure dei figli. L’evolversi della narrazione, sempre intensa e incalzante, è accompagnata da un velo di mistero e suspense che svela il mondo interiore dei personaggi con le sue ombre e i suoi fantasmi, e fa emergere prepotentemente la complessità delle relazioni umane. Non c’è nulla di didascalico in questa ricostruzione drammaturgica di un celebre giallo dell’islandese Arnaldur Indriðason, nulla di esplicitamente violento, eppure la tensione che cresce scena dopo scena, coinvolge e cattura lo spettatore tenendolo con il fiato sospeso fino alla fine dei due finali inaspettati e intensi.

Al termine lo spettacolo sarà seguito dalla videoproiezione curata da Andrea CiommientoNiente di rotto. La violenza delle parole e dei fatti”. I biglietti (5 euro) saranno acquistabili direttamente presso la biglietteria del Teatro Palamostre prima dell’inizio dello spettacolo.