Udine: via al programma per commemorare il centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale

banner logo Storie
Dopo le “anteprime” di questa estate, con la mostra ancora visitabile a palazzo Morpugo su Udine e la Belle Époque, ma anche con i concerti di Musica in Corte e le Letture in Corte, entrambi dedicati al centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, entra ufficialmente nel vivo il programma che il Comune di Udine ha messo a punto per la “Grande Guerra”. E lo fa con un nome e un logo nuovo “Udine 1914-2018 Storie in corso” e con una proiezione cinematografica d’eccezione, il film “The Big Parade”, sul grande schermo del cinema Visionario domenica 28 settembre alle 19.30 (prevendita attiva già da oggi, 23 settembre) con la partecipazione straordinaria al piano di Neil Brand, uno dei più apprezzati compositori per cinema muto. A lui, infatti, il compito di accompagnare la pellicola proposta grazie alla collaborazione con il C.E.C. Centro Espressioni Cinematografiche di Udine e con la Cineteca del Friuli e il Kinodvor di Lubiana, in una sorta di “gemellaggio” con la capitale slovena con cui si sta lavorando per organizzare e coprogettare iniziative comuni che vedano il cinema e i rispettivi patrimoni valorizzati.

“Il Comune di Udine – spiega il sindaco Furio Honsell – ha voluto impegnarsi molto nella realizzazione di questa importante iniziativa. So che ci sono state – prosegue riferendosi alle polemiche relative al mancato finanziamento regionale ad alcuni progetti del Comune sulla Grande Guerra – anche delle polemiche. Il modo migliore per rispondere – conclude – credo sia comunque sia quello di farlo con progetti culturali di alto livello. Progetti non con finalità puramente celebrative o per intercettare finanziamenti, ma rivolti alla cittadinanza per aiutarla e per darle gli strumenti culturali per leggere la Grande Guerra”.

Ad entrare nello specifico dell’iniziativa è l’assessore comunale alla Cultura Federico Pirone. “Un titolo senza la parola guerra e che abbraccia il Ventunesimo secolo. Il progetto ‘Udine 1914-2018. Storie in corso’ – spiega – è innanzitutto la scelta di una progressione, di uno stacco rispetto al Secolo breve, quel Novecento di cui siamo eredità. È calibrato – prosegue – sulla necessità di ri-conoscere l’umanità di oggi nei cambiamenti sociali, economici e culturali vissuti in quel periodo, fuori da ottiche presentistiche o di esaltazione. Il programma – inoltre – è motivato dall’idea di riconoscere e presentare la pluralità, le Storie appunto. È il racconto della Prima Guerra Mondiale soprattutto attraverso il linguaggio del presente e del futuro, per quello che questa comunità può, in forma nuova, progettare in Europa. È un percorso pluriennale: dall’illusione di veder trionfare la modernità nella preparazione della guerra, alla presa d’atto della sconfitta che assimilò vincitori e vinti. Voglio ringraziare – conclude l’assessore – tutto il comitato scientifico che ha lavorato molto alla realizzazione di questo importante progetto”.

Nello scenario italiano della Prima Guerra Mondiale, Udine si stacca con un profilo inconfondibile, che ne mette in rilievo la drammatica originalità anche rispetto ad altri centri della regione, teatri diretti o indiretti del tragico conflitto. Da piccola e tranquilla cittadina di provincia alla periferia del Regno, fu infatti elevata all’improvviso a sede del comando militare supremo e a epicentro amministrativo dei fatti bellici. Ingigantita così a “Capitale della Guerra”, Udine conobbe un rivolgimento radicale, che ne mutò per sempre il volto umano, la destinazione urbanistica o anche la prospettiva. Ed è proprio su questo aspetto, sulla storia “cittadina” del capoluogo friulano, sulle tante sfaccettate e tormentate mutazioni, che la rassegna udinese vuole mettere in evidenza.

“Il progetto – chiarisce ancora Pirone – sarà uno strumento utile ad aumentare la conoscenza della città e del suo patrimonio storico-culturale, uno stimolo per riflettere in maniera non banale sull’eredità di quegli eventi, un’opportunità per incrementare il senso di appartenenza all’Europa e di pace, un’occasione per partecipare alla vita di questa comunità. Per i prossimi anni – anticipa – stiamo cercando di assegnare un profilo quanto più europeo possibile. Lo dimostrano gli scambi avuti e in corso con Lubiana e i contatti anche con diverse amministrazioni italiane. Scambi che nascono dall’esigenza che questo appuntamento sia l’occasione per far circolare anche al di fuori dei confini regionali le nostre storie e il nostro patrimonio artistico e non solo. Ma allo stesso tempo sia anche uno stimolo per elaborare assieme nuovi progetti in un ottica di scambio e reciprocità e di consolidamento della cultura europea”.

Il cuore tematico dell’intero quadriennio avrà dunque per oggetto l’umanità, che al fronte subì o praticò una violenza prima impensabile e visse l’esperienza tragica di un immane dolore collettivo, in una guerra inferocita da un’esplosione di odio e crudeltà senza uguali nella storia del genere umano. Il progetto, che si articolerà con diverse iniziative snodate fino al 2018, ha già preso avvio quest’anno con il richiamo al periodo precedente l’entrata in guerra, quella “Belle Époque” che rappresentò per l’Europa il culmine illusorio della modernità trionfante e dell’utopia del progresso indefinito (visitabile fino al 6 gennaio alle Gallerie del Progetto di palazzo Mopurgo la mostra Gli ultimi sogni. Udine 1900-1914). Senza dimenticare i concerti e gli appuntamenti delle letture in Corte, tutti dedicati alla Grande Guerra, andati in scena quest’estate.
“Oltre alla proiezione di domenica – conclude Pirone – possiamo anticipare che il materiale del fondo Luxardo, di proprietà comunale e che raccoglie moltissime opere documentarie sulla Grande Guerra, sarà oggetto di una mostra nell’autunno 2015 e costituirà il leit motiv anche per i prossimi anni di iniziative sulla propaganda e sulla satira di guerra, in una chiave attenta e rivolta al presente”. Il progetto di una produzione audiovisiva per un documentario televisivo sulla mostra è già stato selezionato dalla collaborazione Cineteca del Friuli / Sede Regionale RAI che parteciperanno alla co-produzione di dieci dvd sui temi della grande Guerra.
Ai materiali del fondo Luxardo, infine, si aggiungeranno anche quelli cinematografici della Cineteca del Friuli, quelli fotografici sempre dei Civici Musei e dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano ed editoriali e cartacei della Biblioteca Civica Joppi. Grazie a questi documenti e ad altri provenienti da istituzioni omologhe transfrontaliere e nazionali, si prevede di realizzare una mappa digitale, online e georeferenziata dell’intero arco del fronte italo-austrungaricodella guerra, dall’Adamello a Trieste.

THE BIG PARADE – Domenica 28 settembre ore 19.30 cinema Visionario – prevendite attive già da martedì 23 settembre
Accompagnamento al pianoforte Neil Brand – iniziativa realizzata in collaborazione con C.E.C. e La Cineteca del Friuli e del Kinodvor di Lubiana (Slo).

Dopo “le anteprime”, dunque, il calendario delle iniziative sulla Grande Guerra entra nel vivo con la proiezione, domenica 28 alle 19.30 del film “The Big Parade”, primo di una serie di cine-concerti che porteranno alla conoscenza del pubblico di Udine e di Lubiana gli altri classici sulla Grande Guerra di quella fortunata stagione del cinema muto. La proiezione udinese, infatti, segue quella presentata a inizio settembre a Lubiana, nell’ottica di uno scambio e di una collaborazione tra le due municipalità che hanno lavorato assieme ad alcuni punti del programma. The Big Parade, uno dei maggiori successi degli anni ’20, è fra i primissimi film sulla Grande Guerra girati dopo il conflitto e inaugura una serie di film di successo che gettano per la prima volta uno sguardo critico e disincantato sulla guerra finora raccontata con toni eroici e propagandistici. Il film consolidò la reputazione di King Vidor fra i maggiori registi di Hollywood e portò alle stelle la fama di John Gilbert sfi dando da vicino Rodolfo Valentino. Il fascino del film deve molto all’esperienza personale dello sceneggiatore Laurence Stallings, veterano decorato nella Grande Guerra, che aveva perduto una gamba in battaglia e che riesce ad arricchire il racconto con una serie di dettagli che rendono il film ancora oggi emozionante e realistico. Diretto da King Vidor, il film, racconta la storia di un ricco playboy, Jim Apperson (John Gilbert), che in un impeto di fervore patriottico, nella primavera del 1917, si arruola nell’esercito, salvo scoprire che la guerra non è un’avventura ma un orribile incubo. A fianco di Gilbert, nella pellicola girata negli Stati Uniti nel 1925, compaiono anche Renée Adorée, Claire Adams. A Udine la proiezione sarà accompagnata al pianoforte da Neil Brand, uno dei più apprezzati compositori per cinema muto. Pianista, attore e drammaturgo da 30 anni accompagna film muti al National Film Theatre di Londra e nei festival di tutto il mondo. Autore di programmi TV e radio per la BBC, ha scritto uno sceneggiato di grande successo sulla vita di Stan Laurel e Oliver Hardy. Fa parte da anni della straordinaria squadra di pianisti delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone.

GLI OBIETTIVI

– promuovere la conoscenza storico culturale della Prima Guerra Mondiale, con particolare attenzione gli aspetti più umani e di vita vissuta prima – durante – dopo la Grande Guerra: aspetti diretti a caratterizzarne la lettura storica nell’ambito del contesto territoriale nel suo cambiamento sociale, culturale, geografico ed architettonico;
– valorizzare il patrimonio archivistico, documentale e fotografico delle istituzioni udinesi (Musei – Biblioteche) riferito alla Prima Guerra Mondiale mediante attività di catalogazione, digitalizzazione ed espositiva
– proporre ai cittadini un percorso storico che raccontando un passato comune solleciti i processi identitari della comunità cittadina, funzionali alla coesione sociale e alla partecipazione: riconoscersi in una storia comune salda i legami sociali;
– coinvolgimento attivo degli studenti e dei giovani in generale per riappropriarsi di una memoria storica che tanto ha segnato queste terre in un’ottica di riconoscimento della comune identità europea;
– rilancio delle iniziative sul tema della pace e del dialogo che si attualizza anche con tematiche sulla legalità e la convivenza civile;
– creazione e promozione di un itinerario turistico – in considerazione del ruolo della città di Udine, collegato agli Itinerari della Grande Guerra promossi a livello regionale.
– far circolare anche al di fuori dei confini regionali le storie e il patrimonio artistico e non solo della nostra città. Ma allo stesso tempo elaborare insieme con altri partner europei nuovi progetti in un ottica di scambio e reciprocità e di consolidamento della cultura europea.