UDINE VOLA 2019 – Castello di Udine MAX GAZZE’, MARLENE KUNTZ, ACHILLE LAURO, MADMAN, PRIESTESS e CANTO LIBERO

Annunciato oggi il calendario dell’edizione 2019 di “Udine Vola“, contenitore musicale che animerà l’estate del Castello di Udine con una serie di concerti che vedranno protagonisti alcuni dei più importanti artisti della scena nazionale, in un mix di offerta e di generi che richiamerà un pubblico transgenerazionale anche da fuori città e da fuori regione. A dare il via alla rassegna sarà il cantautore romano Max Gazzè (4 luglio), seguito dalla band alternative rock Marlene Kuntz (16 luglio), dal trio di star del rap e della trap Achille LauroMadman e Priestess (sullo stesso palco il 25 luglio) e dalla serata evento dedicata a Battisti e Mogol con Canto Libero, che chiuderà il calendario (31 luglio). I biglietti per il concerto dei Marlene Kuntz saranno in vendita online su Ticketone.it dalle 12.00 di mercoledì 6 marzo e in tutti i punti vendita dalle 10.00 di venerdì 8 marzo. I biglietti per i restanti concerti della rassegna saranno in vendita online e nei punti vendita Ticketone dalle 12.00 dimercoledì 6 marzo. Info e punti vendita su www.azalea.it. La rassegna “Udine Vola 2019” è organizzata da Zenit srl, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e PromoTurismoFVG e inclusa nel calendario eventi di UdinEstate.

Siamo molto felici di poter proporre un calendario di eventi così vario e di qualità per l’estate del Castello di Udine – ha commentato l’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot – Insieme all’Assessore al Turismo Maurizio Franz abbiamo pensato a un programma che possa accontentare un pubblico molto ampio, dai giovani ai meno giovani, per proporre serate di intrattenimento agli udinesi e per portare in città migliaia di persone anche da fuori, fatto che genererà sicuro ritorno positivo per il tessuto economico cittadino”.

Il 2019 sarà un anno “On the road” per Max Gazzè. L’artista, con un annuncio sui social, ha anticipato ai fan il suo programma per i prossimi mesi: tornare al suo primo amore, la musica live, e girare l’Italia in concerto. Così, dopo il tour per i 20 anni dell’album pluripremiato “La Favola di Adamo ed Eva” e il successo di “Alchemaya”, Gazzè ritorna sul palco e il prossimo 4 luglio sarà al Castello di Udine dove porterà un grande concerto con il suo intero repertorio, dagli inizi alle ultime hit. Insieme a lui, in questo nuovo viaggio, i suoi musicisti di sempre: Giorgio Baldi (Chitarre), Cristiano Micalizzi (Batteria), Clemente Ferrari (Tastiere) e Max Dedo (fiati) e una particolarissima sezione fiati. Bassista d’eccezione, straordinario musicista, compositore di opere “sintoniche” e colonne sonore, attore sporadico: Max Gazzè è un artista capace di spostarsi in ambiti diversissimi sempre con successo.

Nel 2019 i Marlene Kuntz compiono trent’anni di attività, festeggiano il ventennale del loro terzo disco – “Ho ucciso paranoia” – e lo fanno in dieci concerti doppi. Ecco perché il titolo “30 : 20 : 10 MK al quadrato”. Marlene Kuntz al quadrato perché la band terrà due concerti per ogni serata: un primo tutto acustico e un secondo tutto elettrico, per un totale di quasi tre ore di spettacolo. Laddove il concerto acustico sarà un percorso intrigante nell’ambito dell’intera discografia, nell’elettrico la band celebrerà il ventennale del disco culto, “Ho ucciso paranoia”, suonandolo per intero. Un viaggio a ritroso ricco di emozioni che possono anche trasformarsi in nostalgia, ma una nostalgia densa di vitalità positiva e rigenerante. Dieci date in dieci luoghi particolarmente suggestivi, scelti appositamente per nobilitare l’atmosfera spesso magica e densamente poetica che si verrà a creare. Location estremamente affascinanti, tra queste il Castello di Udine, con il concerto del 19 luglio, una venue che si sposerà perfettamente con la qualità del concerto proposto.

Evento dedicato al pubblico giovane, ma non solo, quello che si svolgerà il 25 luglio quando saranno ben tre gli artisti protagonisti: Achille LauroMadman e Priestess. Classe 1990, l’artista romano Achille Lauro è stato la sorpresa dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, dove ha ottenuto molti consensi con il brano “Rolls Royce”. Una sorpresa fino a un certo punto perché il rapper era già molto conosciuto e amato da pubblico. Fra le sue pubblicazioni troviamo il primo mixtape “Barabba” (2013) e gli album “Ragazzi Madre” (2016) e “Pour l’amour” (2018). Classe ’88, MadMan è considerato uno degli artisti più talentuosi della scena rap italiana. Grazie al proprio talento e alle rime taglienti, è protagonista di un percorso artistico in ascesa. Il 2 febbraio 2018 pubblica l’album “Back Home”, certificato oro ad un mese dall’uscita. L’1 febbraio 2019 viene rilasciato “MM Vol. 3”, terzo volume della serie di mixtape solisti di MadMan, anticipato dai singoli “7/8 Sour” e “Supernova”. Priestess, classe 1996, è fra le più promettenti artiste della scena urban in Italia, con un progetto musicale unico e innovativo che unisce sonorità hip-hop e trap al suo talento nel canto. Dopo le collaborazioni con Madman e Gemitaiz a fine 2018 pubblica i suoi primi singoli: “Eva” e “Fata Morgana” a novembre, anticipazioni del suo primo album la cui uscita è prevista nel 2019. Tre artisti per un evento nell’evento.

Canto Libero: non un semplice concerto ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro della storica accoppiata Mogol – Battisti. Sul palco del Castello il 31 luglio salirà un ensemble di grandi musicisti porta avanti questo progetto con grande determinazione, riuscendo a riempire piazze e teatri in giro per l’Italia (e anche in Slovenia, Croazia e Montenegro. Nato da un’idea di Fabio “Red” Rosso, già lead vocalist di varie band, e la direzione di Giovanni Vianelli lo spettacolo omaggia sì Battisti e Mogol, ma va ben oltre alla semplice esecuzione di cover dei brani dei classici del repertorio dei due. Canto Libero, infatti, rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza ma cercando di non risultare mera copia, mettendoci la propria personalità e sensibilità musicale e facendo emergere anche tutta l’anima blues e rock che Battisti aveva.