Udine: Wi-Fi alla Cavarzerani per i richiedenti asilo

DSC_2138Rendere più fruibile e godibile il centro storico per turisti e udinesi evitando assembramenti di un numero di persone troppo alto. È questa l’idea alla base del collegamento wi-fi in fase di studio alla caserma Cavarzerani. Entrando nel merito della questione secondo l’assessore all’Innovazione, Gabriele Giacomini, il consigliere comunale Vincenzo Tanzi e il centro destra hanno perso l’ennesima occasione per fare il bene di Udine non appoggiando un’iniziativa sollecitata dal Prefetto Zappalorto e dai cittadini e concordata con la Polizia Locale, il Demanio e con la Prefettura stessa.
Chi pensa che si faccia l’interesse dei migranti è fuori strada. Giacomini ricorda infatti che l’obiettivo dell’antenna è innanzitutto rendere il centro storico più godibile e fruibile per udinesi e turisti, evitando assembramenti di un numero di persone troppo alto, come è avvenuto ad esempio negli ultimi mesi in alcune zone del centro storico. Assembramenti troppo numerosi infatti possono ostacolare la fruibilità degli eventi e delle manifestazioni oltre che dei monumenti cittadini più importanti.
Inoltre questa operazione allo studio del Comune, condivisa con la Prefettura, punta alla sicurezza informatica e a evitare quanto successo ad esempio già a Treviso, dove i richiedenti asilo vagavano all’interno della città alla ricerca di hotspot liberi da password, intasando il wifi anche dei privati cittadini.
Secondo l’assessore Giacomini fa sorridere che si focalizzi l’attenzione su un investimento così piccolo, di cui  peraltro il Comune è chiamato ad occuparsi anche sulla base delle indicazioni scritte fornite dal Prefetto, facendo riferimento all’articolo 2 del decreto ministeriale del 5 agosto 2008.
Infine, non solo l’operazione allo studio intende favorire il benessere di tutta la città, ma lo stesso servizio wifi è un sistema di infrastrutture che vanno a vantaggio di tutti i cittadini e dei fruitori del centro cittadino e sul quale l’amministrazione comunale ha investito con forza, sviluppando una rete che solo qualche anno fa contava solo 4 hot-spot e che ora ne conta ben 33, attivi nelle vie e nelle piazze principali, nei parchi e in altri luoghi di interesse.