Udinese: Guidolin “Nostro obiettivo restare nella colonna di sinistra. Totò e Muriel sono due prime punte”

L’Udinese dopo il pareggio con la Roma riparte per il prossimo match che si giocherà sabato alle 18 al Massimino a Catania

DANILO: è un grandissimo difensore, un uomo di grandi capacità, un punto fermo della nostra difesa. Gioca sugli standard dello scorso anno. Se poi ogni tanto ha fatto qualche intervento al limite non è rilevante. Mi sembra sui suoi livelli e a me piace com’è

OBIETTIVI: il nostro obiettivo è cercare di restare nella colonna di sinistra della classifica. Cercare di non farci raggiungere dalle squadre che ci seguono. Per cui dobbiamo fare risultati, cosa che si fa con l’equilibrio, la concentrazione. Dal punto di vista siamo a posto, sabato abbiamo fatto una prova di cuore e carattere. Abbiamo dei limiti ma stiamo cercando di migliorare

CATANIA: non sono preoccupato dell’assenza dei difensori; non mi preoccupano le cose che non posso modificare. Ne mancheranno tanti e non so se recupero Benatia e non credo che forzeremo il recupero. Sto pensando alla settimana di lavoro e preparerò i disponibili alla sfida di sabato. Il campionato degli etnei parla chiaro. Contro la Juve meritavano qualcosa di più ma questo non toglie niente alla loro forza, al loro entusiasmo e al loro carattere molto tosto

TATTICA: possiamo giocare sia con una che con due punte con uno o due trequartisti. Quando è entrato Pereyra l’idea era quella del 3-4-1-2 poi l’espulsione ha cambiato i nostri piani. Totò e Muriel sono due centravanti molto mobili e il mio compito è quello di cercare di farli giocare insieme preservando l’equilibrio sapendo che se li inneschiamo bene è più facile fare gol. Devono fare anche un lavoro in fase passiva.

RITMO!: Noi siamo una squadra che deve giocare d’impeto, di gamba, di intensità. Queste sono le nostre caratteristiche. Dobbiamo puntare su quelle. Se giochiamo a ritmo alto facciamo bene.

GIOVANI: domenica ne avevamo sette fra scarsa esperienza e gioventù. Certi passaggi a vuoto (Gabriel Silva ndr) capitano ma bisogna sostenerli anche se fanno male. Dobbiamo stare vicini ai ragazzi se giocano male. Mi piacerebbe sentire più sostegno. E se si sbagli allora magari a fine partita li si può fischiare