Udinese: tutto è possibile… esatto?

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Se pensiamo a quello che ha fatto la Roma di Ranieri, nulla è impossibile. L’ex tecnico della Juve (ecco perché a Torino per esempio contestano la dirigenza) è stato in grado di rialzare la Roma e ridarle convinzioni scudetto che solo con Capello furono così palesi. Dovranno pensare al campionato i giallorossi e meno alla Coppa Italia.

MOMENTI. Così se nel calcio tutto è possibile, è chiaro che anche a Udine può accadere qualcosa di impensabile. Fino a pochissimo tempo fa l’Udinese era un mucchio di talento senza armonia, sbadati e ingenui nella fase difensiva, in certe prestazioni irritanti. Non bisogna farsi prendere da facili entusiasmi, battere l’attuale Juve in casa non è da sottotitolare come impresa, vincere in trasferta a Livorno è d’obbligo in questo momento. Comunque il calcio è fatto di momenti, ed ora è arrivato quello dell’Udinese. Finalmente Sanchez aggiunge alle sue immense doti la concretezza, finalmente il centrocampo aggredisce, affonda e difende e così dietro si riscoprono sicuri. Ora è cambiato qualcosa, la squadra sta bene, è equilibrata e quindi in grado di proporre gioco in ogni momento, con continuità.

UOMINI. Insomma stiamo parlando di equilibri ritrovati, di squadra che finalmente dà l’idea di saper gestire la partita. A Livorno aggredisce dal primo minuto, poi una volta archiviato il risultato, arretra e gestisce con un ottimo possesso palla già dimostrato nel finale di gara con la Juventus, mandata negli spogliatoi con tanto di torello. Peccato che questo equilibrio sia arrivato tardi, ma è davvero il caso di dire meglio tardi che mai. Forse il segreto è aver ritrovato alcuni interpreti, uomini come Ferronetti e Pasquale che hanno smaltito gli infortuni sono ora decisivi per regalare quegli equilibri mai avuti. La difesa per esempio ora va in copertura sul portiere, non sbaglia una diagonale, mentre nel mezzo che sia Sammarco o Isla si gioca sempre in anticipo sulla palla. Questi uomini, uniti a un Sanchez ormai decisivo come seconda punta e Pepe già in versione mondiale, sono il segreto per chiudere con una salvezza tranquilla. Domenica al Friuli col Bologna va archiviata la pratica campionato. Poi… poi Ranieri insegna che le rimonte sono possibili e nel calcio bisogna credere alle imprese. C’è la Coppa Italia e questa stagione tutto ad un tratto potrebbe trasformarsi. Dobbiamo crederci. Esatto?

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