UTI: SERRACCHIANI E PANONTIN, CONFERMATA ELASTICITÀ SU COMPETENZE

Tarcento (Ud), 12 mar – Prosegue la serie di incontri sul
territorio per illustrare le modifiche alla norma regionale che
istituisce le Unioni territoriali intercomunali (Uti) e le novità
intervenute recentemente con la legge regionale 136 approvata dal
Consiglio regionale.

Oggi a Tarcento l’appuntamento era rivolto agli undici sindaci
della Uti del Torre, che comprende i Comuni di Attimis, Cassacco,
Faedis, Lusevera, Magnano in Riviera, Nimis, Povoletto, Reana del
Rojale, Taipana, Tarcento e Tricesimo.
Oltre alla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, e ai primi cittadini dei Comuni convocati, hanno
preso parte all’incontro anche l’assessore regionale alle
Autonomie locali, Paolo Panontin, e il presidente della V
Commissione consiliare permanente Vincenzo Martines. Hanno
presenziato inoltre alla riunione il presidente del Consiglio
regionale, Franco Iacop, e l’assessore regionale alle Risorse
agricole e forestali, Cristiano Shaurli.

Tutti si sindaci hanno manifestato, pur nella diversità di
opinione di alcuni sulle modalità di costituzione della Uti, una
significativa soddisfazione per l’opportunità di potersi
confrontare con i vertici della Regione. D’altro canto la
presidente ha ribadito il concetto di irreversibilità del
processo di aggregazione dei Comuni, ricordando, allo stesso
tempo, come l’introduzione di alcune modifiche alla norma e
l’avvio dei tavoli tecnici, contemporaneamente a quello politico
in Consiglio con l’Anci regionale, daranno modo ai municipi che
aderiranno alla Uti di poter usufruire di un’assistenza tecnica
sul versante finanziario e ammnistrativo da parte della Regione.

La presidente ha altresì confermato la ‘road map’ che prevede il
15 aprile come data ultima per la costituzione delle Uti tra i
comuni che ne hanno approvato lo statuto, così come il 1 luglio è
prevista le decorrenza dell’esercizio delle funzioni comunali
dalle costituite Unioni territoriali.

Rammaricandosi per i ricorsi al Tar e per il fatto che la
giustizia possa sostituirsi in questo modo alla politica,
Serracchiani si è detta pronta ad adottare le modifiche che
eventualmente saranno decise dal Tribunale amministrativo – come
ad esempio la collocazione di un Comune in una Uti rispetto ad
un’altra – e che quindi comunque la riforma andrà comunque
avanti.

Sul fronte degli incentivi economici, l’assessore Panontin ha
chiarito ogni aspetto affermando che “ai Comuni che costituiranno
le Uti, oltre al fondo di perequazione, saranno destinate anche
quelle risorse che sulla legge di stabilità di quest’anno abbiamo
messo per interventi di manutenzione straordinaria e che
ammontano complessivamente 11 milioni di euro. Questa somma verrà
inoltre alimentata da quella parte dei fondi ordinari che non
verranno assegnati ai Comuni che non entreranno nelle Uti”.

Il presidente della V Commissione consiliare Martines ha
riaffermato la necessità che le Unioni comincino a lavorare,
“perché solo sulla base dell’esperienza diretta potremo poi
eventualmente apportare in aula le opportune modifiche”.
Il sindaco di Tarcento, Celio Cossa, manifestato la volontà di
cercare la più ampia adesione possibile fra gli undici Comuni, ha
ricevuto dall’assessore Panontin e dalla presidente Serracchiani
ampie rassicurazioni sull’elasticità dei margini di manovra
prevista all’interno dell’assemblea dei sindaci sul tema delle
competenze.

Intervenuto a seguito di diversi riferimenti fatti nel corso
dell’incontro alla legge del 2006 che porta il suo nome, il
presidente Iacop ha ricordato che quella norma per certi aspetti
anticipava il concetto dell’aggregazione degli enti locali, ma
che nella legislatura seguente venne smantellata dalla nuova
maggioranza. “Se quella legge avesse avuto corso – ha concluso
l’assessore Panontin – la 26, questa delle Uti, oggi non sarebbe
servita”.
ARC/GG/ppd

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