Vino: Shaurli, Ribolla Gialla top friulano a vertici nazionali

Pordenone, 14 dic – L’assessore regionale alle Risorse agricole
e forestali, Cristiano Shaurli, impegnato in Consiglio regionale
per l’approvazione della legge di Stabilità, ha voluto
ringraziare gli organizzatori di Rive e rimarcare l’attenzione
della Regione a sostegno dello sviluppo e della valorizzazione
della Ribolla Gialla.

Vino, al quale, alla Fiera di Pordenone, nell’ambito della
Rassegna internazionale di viticoltura ed enologia (R.I.V.E.), è
stato dedicato un importante convegno, che aveva per tema la
valorizzazione della Ribolla Gialla come opportunità per lo
sviluppo della viticoltura e dell’enologia del Friuli Venezia
Giulia.

“Abbiamo affrontato in questi anni scelte importanti – ha
ricordato Shaurli – che credo abbiano riportato il Friuli Venezia
Giulia al centro del dibattito nazionale del settore: dalla Doc
Friuli, alla Doc interregionale Pinot Grigio, all’aumento
dell’export, fino al lavoro di tutela dei nostri vitigni
autoctoni, fra i quali c’è la Ribolla Gialla”.

“Queste scelte – ha proseguito l’assessore – e alcuni importanti
risultati, sono stati possibili soltanto grazie a una rinnovata
unità e capacità di lavorare assieme dell’intero sistema agricolo
regionale, e in particolare della vitivinicoltura”.

“Ciò – ha aggiunto – è passato attraverso confronti anche aspri,
attraverso la giusta difesa dei rispettivi territori e delle loro
peculiarità, senza però far venire meno le capacità di capire e
voler raggiungere un obiettivo comune”.

Anche la tutela della Ribolla Gialla è figlia di questo percorso,
doveroso per un vino che ha avuto una crescita repentina, da 180
a oltre mille ettari nei prossimi anni.

Perché la Ribolla Gialla, con le recenti modifiche anche
nell’Igp, è a tutti gli effetti un vino friulano.

E sta ai produttori, e all’intero sistema della filiera enologica
regionale, decidere come tutelarla per il futuro, come
promuoverla e come produrla.

“La viticoltura del Friuli Venezia Giulia – ha concluso
l’assessore – ha ora la possibilità di stabilire con fatti, con
le produzioni, con la qualità quello che sarà il futuro della
Ribolla Gialla”.

Il convegno, moderato da Walter Filiputti, seguito da una tavola
rotonda, è stato caratterizzato da interventi di notevole
spessore scientifico.

Come quello del professor Attilio Scienza, il quale ha tracciato
la storia e l’evoluzione del vitigno, mentre Carlo Petrussi,
dell’Istituto agrario di Cividale, ha illustrato le possibilità
offerte dai nuovi cloni del vitigno autoctono.

Sulle potenzialità dei mercati, nazionale e internazionale, si è
quindi soffermato Sandro Silliani, dell’Università di Udine,
mentre Denis Pantini, di Nomisma/Wine Monitor, ha presentato gli
esiti di un report dedicato dall’istituto di ricerca alla Ribolla
Gialla.

Report, dal quale si manifestano risultati davvero sorprendenti
ed importanti: emerge infatti che l’aumento dell’export
vitivinicolo regionale ha superato il +55 per cento negli ultimi
anni, miglior dato italiano.

E che per quanto riguarda i vini bianchi, la nostra Regione è di
gran lunga la più presente nelle carte dei ristoranti italiani.

In questo contesto, la Ribolla Gialla è il vino che nell’ultimo
anno ha segnato il maggior incremento nella grande distribuzione
italiana, con un +31 per cento, ed è già in testa tra i vini che
tra i consumatori evocano il vigneto e il territorio del Friuli
Venezia Giulia.
ARC/CM

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