25 anni fa il disastro del Challenger: 28 gennaio 1986

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Il 28 gennaio del 1986 lo Space Shuttle Challenger esplodeva a pochi secondi dal lancio, e tutti i sette membri dell’equipaggio morirono. L’incidente della missione spaziale dove un challenger esplose in diretta, lasciò sicuramente il mondo attonito il 28 gennaio 1986. Le immagini della tragedia del Challenger sono ancora indimenticabili a 25 anni da quello che all’epoca era l’incidente piu’ grave mai avvenuto nelle imprese spaziali.
quello fu sicuramente un triste primato che però 17 anni piu’ tardi il Challenger avrebbe diviso con un altro shuttle, il Columbia, esploso il primo febbraio 2003. Il Challenger si disintegro’ sull’Atlantico, al largo delle coste della Florida alle 11:39, ad appena 73 secondi dal lancio avvenuto dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral.
La navetta era al suo decimo volo e alla missione, la Sts-51-L, partecipavano sette astronauti: il comandante Francis Scobee (47 anni), il pilota Michael Smith (41), gli specialisti di missione Judith Resnik (37), Ronald McNair (36) e Ellison Onizuka (40); gli altri due membri erano lo specialista di carico Gregory Jarvis (42), della Hughes Aircraft, e la prima maestra che si preparava a fare dello shuttle una specialissima aula didattica, Sharon Christa McAuliffe (38).
A causare l’incidente fu un guasto ad una guarnizione (chiamata O-ring) del segmento inferiore del razzo a propellente solido. La navetta si disintegro’ letteralmente e con essa ando’ in frantumi il sogno americano dello spazio

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