25 aprile: a Pn celebrazioni curate da Regione e Prefettura

Trieste, 24 aprile – “Il 25 Aprile sarà celebrato a Pordenone con lo stesso decoro e lustro degli anni scorsi, anche se le manifestazioni dell’anniversario della Liberazione non saranno organizzate dalla Provincia di Pordenone, che è in fase di definitivo superamento. Confido quindi che tutti saranno impegnati a celebrare solennemente questa importante ricorrenza evitando polemiche prive di sostanza, nel rispetto della memoria di quanti hanno sacrificato la loro vita per garantire la nostra libertà”. Lo afferma l’assessore regionale alle Autonomie locali, Paolo Panontin, in risposta alle critiche emerse rispetto all’organizzazione delle manifestazioni in programma domani a Pordenone. In proposito Panontin sottolinea che “infatti, sul piano pratico nulla cambia, dato che l’organizzazione sarà gestita attraverso la collaborazione della Prefettura di Pordenone con l’Ufficio di Gabinetto della Regione. La struttura regionale di diretta collaborazione della Presidenza è stata subito attivata affinché anche questo anniversario fosse degnamente celebrato. Di un tanto gli Uffici della Presidenza hanno tempestivamente avvisato la Prefettura”. “E’ quindi vero che, dopo 49 anni, muta l’organizzazione della manifestazione, ma essa non vien in alcun modo snaturata o diminuita. Nel prossimo futuro, ovvero a decorrere dal 1 novembre di quest’anno, le manifestazioni di questa natura saranno appannaggio del sindaco del Comune di Pordenone, o di altro sindaco individuato dal territorio”. Come ricorda l’assessore, il riferimento normativo è dato dallo stralcio 164-02, approvato dal Consiglio regionale lo scorso 6 aprile su iniziativa della Giunta regionale, che sarà pubblicato sul Bur del prossimo 26 aprile. Esso parla esplicitamente delle “Funzioni onorifiche delle soppresse Province”, oltre che di altre norme in materia di enti locali, Centrale unica di committenza regionale, personale del Comparto unico del pubblico impiego regionale e locale, trasporti e infrastrutture. In proposito si indica che “il sindaco del Comune più popoloso o altro sindaco, esercita le funzioni onorifiche, cerimoniali e di rappresentanza connesse alla rispettiva Provincia soppressa e che tali funzioni possono essere delegate, anche per materia, ad altri sindaci, anche non partecipanti alle Unioni territoriali intercomunali…”. “In tal modo – conclude l’assessore Panontin – sono garantite non solo la continuità ideale nella rappresentanza dell’ente di area vasta ed importanti eventi di forte valenza civile, ma si è responsabilizzato il sistema locale delle autonomie al fine di poter trovare la forma e la modalità più appropriate da dare alla tale rappresentanza”. ARC/PPD/com

 

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