25 Aprile: Serracchiani, disinteresse e egoismi consumano la libertà

Trieste, 25 apr – “Bisogna ricominciare a dare un valore morale
alla partecipazione, alla responsabilità di prendere parte alle
scelte che determinano il nostro futuro, quello del nostro Paese
e dell’Europa. Perché giorno dopo giorno il disinteresse e gli
egoismi consumano la libertà”.

Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani, partecipando oggi a Trieste alla solenne cerimonia
del 25 aprile al monumento nazionale della Risiera di San Sabba.

“Stiamo vivendo una fase delicatissima – ha osservato la
presidente – forse addirittura rischiosa per l’assetto
democratico della nostra Repubblica, e direi anche delle
democrazie storiche continentali. L’avanzata della destra
intollerante, xenofoba e protezionista non è minimamente da
sottovalutare, perché ripetendo il suo verbo crea assuefazione:
per costoro la libertà non è una dote che arricchisce tutti, ma
un privilegio di cui può farsi forte il singolo”.

Per Serracchiani “libertà, democrazia e politica non possono
essere mai disgiunte, e il grande esempio della Resistenza e
della Liberazione fu la riabilitazione della politica, come
strumento per riconquistare la libertà esercitata nelle regole
della democrazia. Guardiamoci perciò da chi vuole guadagnare
consenso gettando discredito sulla politica in quanto tale: essa
cammina sulle gambe degli uomini, condividendone sempre e
comunque pregi e difetti. Correggiamola ma non disprezziamola”.

“Nel nome dei nostri padri, è giusto vigilare, ed è doveroso
proteggere la dignità delle Istituzioni, perché l’edificio del
nostro Stato fu già abbattuto una volta, con le armi e col
sostegno di un consenso artefatto. La guerra, la sconfitta e il
sangue fraterno furono il prezzo pagato per la ricostruzione
della civile convivenza. In questa Risiera consacrata alle
vittime dell’intolleranza, giuriamo di lottare – ha concluso
Serracchiani – perché tutto ciò non accada mai più”.

La presidente, dopo l’ingresso del picchetto militare e dei
gonfaloni, ha deposto una corona di alloro assieme al prefetto di
Trieste e commissario di Governo Annapaola Porzio e al sindaco di
Trieste Roberto Dipiazza.

Prima di giungere a Trieste la presidente del Friuli Venezia
Giulia ha preso parte in piazza Vittoria a Gorizia alla cerimonia
dell’alzabandiera alla presenza delle massime autorità civili e
militari.
ARC/EP

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