A Gorizia e a Nova Gorica la parata del Fvg Pride. 4 settembre 2021

Tutto è pronto per la parata finale, atto conclusivo del FVG Pride 2021. Un Pride denso di significato, in un’epoca storica attraversata da una pandemia che ha sconvolto le abitudini di tutt?. Un Pride di cui si sente sempre di più la necessità, per rivendicare che la libertà “o è di tutt?, o non è di nessun?”

Dopo la prima edizione di Udine nel 2017, con una partecipazione di 7000 persone, e dopo aver portato 10mila persone in piazza Unità a Trieste nella seconda edizione del 2019, FVG Pride torna ponendo al centro le città di Gorizia e Nova Gorica: l’appuntamento è per il 4 settembre 2021.

Organizzare un pride in piena pandemia non è facile e meno ancora se questo pride è il primo Pride transfrontaliero italiano. “Per quanto ne sappiamo sarà il primo Pride transfrontaliero al mondo. C’è stato nel 2017 un tentativo nel confine tra la Norvegia e la Russia ma il corteo di 200 persone non è riuscito a sconfinare”, dichiara il presidente dell’associazione di volontariato FVG pride ODV, Nacho Quintana Vergara.

Dalle 10 di mattina prenderà il via il Pride Village in Piazza della Vittoria – Travnik,  in cui le associazioni slovene e italiane si presenteranno grazie ai loro banchetti informativi. Saranno, inoltre, presenti diversi stand FVG Pride dove sarà possibile conoscere l’associazione e recuperare il merchandising ufficiale dell’evento. Alle 15, nella stessa piazza, è previsto il ritrovo: il corteo partirà per le ore 16, attraversando il centro cittadino e il confine con la Slovenia, per terminare alle 19 in Trg Evrope – Piazza Transalpina a Nova Gorica. Proprio in questa piazza ci saranno i discorsi (tempo stimato un’ora) che, come di consuetudine, chiudono la parata.

Sul palco parleranno:

Klemen Miklavi? (Sindaco di Nova Gorica), Nacho Quintana Vergara (Presidente FVG Pride ODV), Sandi Paulina (Minoranza Slovena FVG Pride), Matej Behin (Maribor Pride), Neža Oder (Presidente Koroška Pride), Simona Muršec (Presidente Ljubljana Pride), Anita Garibalde (Lucciole – Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute ONLUS), Davide Zotti (Presidente A Scuola Per Conoscerci ODV), Riccardo Ferrarese (Presidente Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Udine), Riccardo Formisano (Presidente Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Trieste), On. Alessandro Zan (Deputato del Parlamento Italiano), On. Alessandra Maiorino (Senatrice del Senato Italiano), Lara Komar (attrice, Madrina).

Tutti gli interventi saranno in italiano e in sloveno e sarà garantita la presenza degli interpreti della lingua dei segni, sia italiana che slovena, per i non udenti.

Il palco sarà tenuto da due artiste Drag Queen, KP per l’Italia e Babsi Adler per la Slovenia. Si esibiranno anche altre due regine, Lux e Mentalika.

Sempre a causa delle misure anti-covid non è stato possibile organizzare nessuna festa di chiusura.  Resteremo comunque in piazza, al termine dei discorsi, con un esclusivo dj set fino a mezzanotte.

Alcune regole

Nel rispetto delle attuali normative per il contenimento della pandemia da Covid-19, per il passaggio di confine tra Italia e Slovenia e per lo stazionamento durante la parte finale della manifestazione in Trg Evrope – Piazza Transalpina a Nova Gorica è richiesta l’esibizione del Green Pass (preferibilmente stampato per agevolare i controlli) o di un certificato di tampone negativo ottenuto nelle ultime 48h. Sarà possibile effettuare il controllo Green Pass già in piazza Europa – Travnik, in modo da poter accedere direttamente in Trg Evrope senza fermarsi al controllo obbligatorio. Durante il corteo è consigliato indossare la mascherina nel caso in cui non sia possibile garantire il distanziamento sociale (1 m tra persona)

La manifestazione è apartitica: per evitare strumentalizzazioni i partecipanti sono pregati cortesemente di non venire al corteo con bandiere di partiti politici. L’associazione FVG Pride ODV è comunque disponibile a collaborare con tutti i partiti che vogliano costruire qualcosa sul territorio durante tutto l’anno. Sono invece ammesse bandiere dei sindacati dei e delle lavoratrici. Non sono ammesse bandiere o simboli che esaltino il nazismo o il fascismo.

Nel rispetto delle attuali normative per il contenimento della pandemia da Covid-19, per il passaggio di confine tra Italia e Slovenia e per lo stazionamento durante la parte finale della manifestazione in Trg Evrope –  Piazza Transalpina a Nova Gorica, è richiesta l’esibizione del Green Pass o di un certificato di tampone negativo ottenuto nelle ultime 48h. Durante il corteo, invece, basterà indossare la mascherina nel caso in cui non si riuscisse a garantire la distanza interpersonale di almeno 1 metro.

Dalle 10 di mattina prenderà il via il Pride Village in Piazza della Vittoria – Travnik,  in cui le associazioni slovene e italiane si presenteranno grazie ai loro banchetti informativi. Saranno, inoltre, presenti diversi stand FVG Pride dove sarà possibile conoscere l’associazione e recuperare il merchandising ufficiale dell’evento. Alle 15, nella stessa piazza, è previsto il ritrovo: il corteo partirà per le ore 16, attraversando il centro cittadino e il confine con la Slovenia, per terminare alle 19 in Trg Evrope – Piazza Transalpina a Nova Gorica. Proprio in questa piazza ci saranno i discorsi (tempo stimato un’ora) che, come di consuetudine, chiudono la parata.

Il calendario prosegue mercoledì 1° settembre con “Il linguaggio ampio nella comunicazione: Per un’informazione rispettosa delle persone LGBTQIA+ e delle minoranze”, il primo corso di formazione di FVG Pride per professionist* dell’informazione in collaborazione l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e l’Associazione Studentesca Universitaria Iris che si terrà nella sala Gusmani di Palazzo Antonini (via Petracco, 8 Udine) dell’Università degli Studi di Udine. Il corso intende illustrare e approfondire il cosiddetto «linguaggio ampio», ovvero un linguaggio non sessista, inclusivo e rispettoso delle differenze (principalmente relative all’identità sessuale) e la sua applicazione nella comunicazione. L’incontro sarà articolato in tre parti: un primo approccio psicologico con l’introduzione alla teoria dell’identità sessuale; l’importanza del linguaggio ampio nella tutela dei gruppi discriminati con un focus sulle implicazioni che comporta un uso scorretto della lingua; l’applicazione del linguaggio ampio nel mondo dell’informazione, con esempi tratti dalle principali testate giornalistiche riguardo eventi di cronaca degli ultimi anni.

Giovedì 2 settembre, in collaborazione con Arcigay Friuli, Nuovi Vicini e Cinemazero, dalle 21.00 a Cinemazero (Piazza Maestri del Lavoro, 3 a Pordenone) sarà proiettato il documentario “Allah loves equality”, Il film del regista Wajahat Abbas Kazmi che dà voce alle persone LGBTQIA+ che vivono nella Repubblica islamica del Pakistan: attraverso interviste realizzate a persone musulmane omosessuali e transgender e scene della loro vita quotidiana, tutti potranno conoscere la situazione dei diritti delle minoranze sessuali nel paese e quali sono gli atteggiamenti sociali nei loro confronti. “Allah Loves Equality” è stato sin dall’inizio sostenuto dall’associazione di volontariato Il Grande Colibrì e ha il patrocinio di Amnesty International. È stato realizzato con il contributo e il patrocinio di Fondo Samaria e Arcigay Gioconda. Ha anche il patrocinio del CIG Arcigay Milano e di Progetto Gionata. Le campagne di raccolta fondi hanno goduto della media partnership di Lezpop, Pasionaria e Pride Online.

Venerdì 3 settembre, infine, alle 20.30 presso il Conference Centre dell’Università degli Studi di Trieste nel polo di Gorizia (Via Alviano, 18) si terrà l’ultimo evento prima del Pride Day: “Quando l’odio diventa reato: incontro sul DDL ZAN insieme ad Alessandro Zan e Alessandra Maiorino” nel quale approfondiremo la proposta di legge Zan ed altri: “Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere” (569) il tentativo di colmare un vuoto della legislazione italiana in materia di tutela alla violenza e le discriminazioni della comunità LGBTQIA+ e non solo. Insieme alla senatrice Alessandra Maiorino e al deputato Alessandro Zan si discuterà sui contenuti del ddl, il travagliato iter che ha vissuto e dello stato attuale e futuro di questa norma.