Adele e Ingrid: moglie e moglie in visita dal Sindaco Honsell

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“Adele Palmeri, sua moglie Ingrid Owens e i figli Rosa e Luca, saranno in visita ufficiale dal Sindaco del Comune di Udine per ringraziare Honsell e la città per il sostegno ricevuto con la trascrizione nei registri dell’anagrafe del loro matrimonio omosessuale contratto all’estero.”
Lo annuncia Giacomo Deperu, presidente Arcigay Friuli ed organizzatore dell’incontro fortemente voluto da Adele Palmeri. Deperu accompagnerà l’intera famiglia di Adele, composta da sua moglie Ingrid e dai due figli, Rosa di 8 anni e Luca di 4, adottati in Sudafrica dove le due donne, oggi residenti in Belgio, si sono sposate. La famiglia è a Udine in questi giorni per le ferie di Pasqua in visita ai parenti udinesi.

“Mogli e madri, con i loro due figli, accolte dal Primo Cittadino di Udine: una sfida per coloro che affermano che questo matrimonio ‘non esiste”!” dichiara Giacomo Deperu che accompagnerà la famiglia in Comune.

La famiglia Palmeri/Owens incontrerà alle ore 11,00 di Martedì 7 aprile, il Sindaco Furio Honsell presso il palazzo del Comune di Udine e in seguito visiteranno il registro dell’anagrafe protagonista della ormai nota vicenda della trascrizione del loro matrimonio omosessuale contratto all’estero, in seguito annullata dal Prefetto con un atto definito “di prevaricazione” dalla Procura di Udine e ritenuto non legittimo da una recente sentenza del TAR di Roma che dice che i Prefetti non potevano annullare tali trascrizioni. Sulla vicenda, si pronuncerà presto anche il TAR del Friuli Venezia Giulia dove le due donne hanno presentato ricorso.

“Da tempo voglio abbracciare il mio Sindaco, che ha difeso la mia famiglia e la mia dignità, facendoci sentire cittadine di serie A” dichiara Adele Palmeri motivando questo incontro – “e siamo davvero curiose di vedere dal vivo quel registro nel quale il nostro matrimonio ha trovato un riconoscimento istituzionale anche a Udine.”

“Abbiamo dato il mio cognome ai nostri figli – prosegue Adele – perché non rinuncio alla speranza di poter dare loro anche la mia cittadinanza: voglio che un giorno siano orgogliosi di essere italiani e friulani, figli di due lesbiche in un Paese finalmente e pienamente civile.”