Al via il piano invernale di Autovie. Mezzi spargisale in azione

Le previsioni meteo annunciano un brusco calo delle temperature nella notte tra martedì 3 e mercoledì 4 dicembre con la colonnina di mercurio che scenderà sotto lo zero. Pronto il piano neve di Autovie, con i mezzi spargisale operativi che entreranno in azione sulla A28, sulla A23, nel tratto di competenza della Concessionaria dal nodo di Palmanova a Udine Sud, e su tutti i ponti e cavalcavia che attraversano la A4. Si tratta di un trattamento preventivo che consentirà di garantire sicurezza alla circolazione dei veicoli e dei mezzi pesanti in particolare nei punti più critici della viabilità perché maggiormente sottoposti ai venti gelidi, dove la formazione del ghiaccio è più insidiosa.  In vigore dal 15 novembre – in contemporanea all’obbligo di montare sui veicoli gomme da neve o di avere catene a bordo – il piano della viabilità invernale quest’anno riguarderà anche il primo tratto a tre corsie dal nodo di Palmanova a San Giorgio di Nogaro. Autovie ha acquistato 17 nuove lame sgombraneve che consentiranno di incrementare i passaggi dei mezzi garantendo così una migliore pulizia del manto stradale.  Complessivamente sono 131 i mezzi operativi a disposizione della Concessionaria per gli interventi di prevenzione ghiaccio e sgombero neve, così suddivisi: 18 spargitori di sale (uno in più rispetto allo scorso anno), 16 autobotti, 1 fresa e 95 lame che vengono agganciate ad appositi veicoli. L’approvvigionamento del sale viene effettuato dai 19 silos dislocati nei dieci “posti neve” (punti in cui vengono concentrati mezzi e impianti) distribuiti lungo la rete: Trieste Lisert, Villesse, Palmanova, Latisana, Udine Sud, Portogruaro, Porcia, Godega, Cessalto e Venezia Est. L’organizzazione di Autovie, nell’ambito dei servizi manutentivi, comprende uno staff di 14 responsabili operativi che coordinano le operazioni di spargimento sale o sgombero neve, a cui si aggiungono 41 operatori fra autisti, addetti alle scorte, approvigionamento.

Ma come funziona il sistema? Un network di 11 centraline meteo ed il monitoraggio continuo realizzato in collaborazione con una ditta specializzata, analizza una serie di parametri: previsioni meteo dedicate,  temperatura dell’aria, temperatura e grado di umidità del manto stradale, quantità della precipitazione, direzione e velocità del vento, temperatura del sottosuolo e temperatura della rugiada. Se non rientrano nella normalità scatta un alert che attiva il sistema. Viene chiamato il personale in reperibilità e partono le squadre, supportate dagli ausiliari e dagli operatori del Centro Radio Informativo.