Al via la stagione venatoria: il decalogo di Federcaccia

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Parte la stagione venatoria, il decalogo di Federcaccia
In previsione della imminente apertura della stagione venatoria fissata per domenica 3 settembre il coordinatore regionale per il servizio di vigilanza Federcaccia, Salvatore Salerno, ha predisposto e messo a punto un piano di controlli specifici su tutto il territorio regionale per garantire il rispetto della normativa e lo svolgimento delle operazioni in totale sicurezza.
«La vigilanza Federcaccia dislocata su tutto il territorio regionale – assicura Salerno – svolgerà una attenta azione di controllo per il corretto svolgimento dell’attività venatoria». «Invitiamo tutti coloro che praticano l’attività venatoria – aggiunge il presidente di Federcaccia provinciale di Udine Adriano Piccoli – a una caccia responsabile nel rispetto delle normative vigenti. Auspichiamo inoltre la fattiva collaborazione dei cacciatori per contribuire alla gestione del patrimonio faunistico. In occasione dell’inizio della stagione venatoria si raccomanda la massima prudenza, soprattutto durante le prime giornate di caccia, vista la notevole partecipazione, per la propria e l’altrui sicurezza, e per non incorrere in sanzioni».

Il promemoria predisposto dalla vigilanza Federcaccia Fvg per tutti i cacciatori
1) controllare meticolosamente lo stato delle armi, del munizionamento e dell’equipaggiamento personale e rispettare sempre le disposizioni sull’uso e/o sul trasporto dei mezzi di caccia;
2) verificare la regolarità dei documenti necessari per l’esercizio venatorio (porto d’armi, licenza di caccia, assicurazione, tesserino venatorio regionale);
3) provvedere al pagamento delle tasse governative e regionali;
4) accertarsi correttamente su quali siano i confini di eventuali aree protette, all’interno delle quali è assolutamente vietata la caccia, e se siano presenti ulteriori zone di protezione;
5) documentarsi correttamente su quali siano i limiti delle aree denominate Zone di Protezione Speciale (ZPS) e zone di interesse comunitario (SIC), all’interno delle quali l’attività venatoria, “se autorizzata”, è disciplinata in modo particolare, così come specificato nel calendario venatorio, e alle zone umide, dove si ha l’obbligo di utilizzare munizioni con pallini di acciaio;
6) conoscere bene le disposizioni del calendario venatorio;
7) essere sempre certi delle specie selvatiche per le quali è consentito il prelievo venatorio; la selvaggina che non si riconosca, o che non si veda distintamente, non deve essere abbattuta;
8) rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, strade, mezzi agricoli al lavoro e altro; anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa;
9) rispettare sempre l’ambiente circostante ed evitare di abbandonare rifiuti di ogni genere, soprattutto i bossoli delle cartucce;
10) Ricordarsi di detenere, trasportare e gestire i cani, da sempre i migliori “ausiliari” della caccia, in maniera rispettosa delle norme e delle loro esigenze;
Si raccomanda, infine, il massimo rispetto delle colture agricole in atto.