Al Vinitaly 2 giovanissimi friulani protagonisti a Casa Coldiretti

Con un aumento record del 38% nell’ultimo anno è boom per i vignaioli della Generazione Zeta, i ragazzi under 25 che hanno scelto il vino per realizzare il proprio sogno imprenditoriale e crearsi un futuro lavorativo. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti diffusa al Vinitaly dove per la prima volta si sono accesi i riflettori su un fenomeno, quello del ritorno dei ragazzi alla terra, che nel settore vitivinicolo è particolarmente dinamico. 
Al Vinitaly la viticoltura del Friuli Venezia Giulia è stata rappresentata da due ragazzi giovanissimi. protagonisti delle degustazioni organizzate a Casa Coldiretti all’interno della Fiera di Verona. Giacomo De Nicolò, 22 anni, studente universitario che gestisce la parte commerciale e di promozione dei vini prodotti dall’azienda agricola di famiglia “Umberto Baccichetto” di Precenicco, e Angelica Zorzettig, anche lei brillante studentessa universitaria, dell’azienda il Roncal di Cividale del Friuli.
Alla giornata dedicata agli under 25 era presente anche una delegazione di giovani dal Fvg: Anna Turato, delegata Giovani Impresa Fvg, Francesco Nocente, delegato Giovani Impresa Pordenone, Mattia Pavan, vice delegato Giovani Impresa Pordenone, Elia Piccini, vice delegato Giovani Impresa Udine, accompagnati dalla segretaria Giovani Impresa Fvg Elisabetta Tavano.
«Siamo orgogliosi che Giacomo e Angelica abbiano partecipato alla giornata dedicata alla Zeta Generation in rappresentanza del Fvg e di tutti i giovani che nella nostra regione si dedicano con impegno e dedizione in questo settore quanto mai strategico e importante per l’agricoltura italiana – sottolinea Turato –. Stiamo andando verso una rivoluzione del lavoro in campagna: il 70% delle imprese giovani opera in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione e vendita aziendale fino all’agricoltura sociale e questo grazie alla legge di orientamento per l’agricoltura, la 228 del 2001, fortemente sostenuta da Coldiretti, che ha rivoluzionato il lavoro nelle campagne allargando i confini dell’imprenditorialità agricola e aprendo a nuove opportunità occupazionali».