Alla scoperta della blockchain: un possibile valido alleato anche nel manifatturiero


“Per alcuni la ‘blockchain’ è la nuova generazione di Internet, o meglio ancora è la Nuova Internet. Si ritiene addirittura che possa rappresentare una sorta di Internet delle transazioni. Per altri è la rappresentazione digitale di quattro concetti molto chiari e forti: decentralizzazione, trasparenza, sicurezza e immutabilità. Per altri ancora, è la chiara declinazione in digitale di un nuovo concetto di Trust. Al di là della sua definizione, la blockchain può essere un valido alleato anche nel manifatturiero. Grazie alla blockchain nell’Industry 4.0, infatti, è possibile sfruttare la logica decentralizzata della blockchain per produrre tecnologie in grado di supportare al meglio la produzione, logistica e supply chain, così come altre aree core dell’azienda. Inoltre, grazie alla blockchain, è possibile preservare il dato e la sicurezza del dato stesso, garantendo quindi sicurezza e affidabilità a tutto il processo della filiera produttiva e di distribuzione. La blockchain permette di disporre di soluzioni ad hoc soprattutto per le industrie di trasformazione, per la gestione della logistica di prodotto interna ed esterna e per la gestione dei rapporti di filiera”.
E‘ quanto ha dichiarato Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine, aprendo a palazzo Torriani il convegno dal titolo “Blockchain Revolution: naturale evoluzione dell’impresa 4.0?”, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Udine in collaborazione con Unicorn Trainers Club, con la partecipazione di Microsoft e con il contributo di beanTech.

Della stessa opinione anche Davide Boeri, presidente del gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Udine: “La blockchain, catena di blocchi, è destinata a cambiare profondamente il sistema economico in cui operiamo rappresentando una nuova opportunità di sviluppo per le imprese. Con la blockchain, grazie alla matematica (crittografia), sarà possibile creare un nuovo sistema che consentirà di riporre fiducia nel codice invece che nella burocrazia e negli intermediari. Con la blockchain le imprese potranno condividere processi aziendali, asset, velocizzare le transazioni, gestire la proprietà intellettuale, gestire e certificare le filiere”.

Il convegno è poi entrato nel merito con la relazione di Leonardo Maria De Rossi, ricercatore presso SDA Bocconi DEVO Lab, che ha introdotto l’argomento partendo, tra l’altro, dalla nascita di Bitcoin e dall’esplosione delle criptovalute soffermandosi, poi, sui principi basi di funzionamento di una blockchain. Con la blockchain possono essere al giorno d’oggi sviluppate alcune applicazioni impattanti sia a livello aziendale che a livello pubblico. “Benché ci sia un gran parlare di blockchain e di diversi protocolli – ha concluso De Rossi – non prospettiamo possibile un futuro di questa tecnologia senza la presenza fondamentale di Bitcoin. Bitcoin è infatti ad oggi l’unico e vero ecosistema significativo abilitato dalla tecnologia blockchain”.

Alessandro Lombardi e Marcello Buoncompagni, di Microsoft Consulting Services, hanno invece relazionato sulle potenzialità di business di ‘blockchain’ sulla base di chiarimenti tecnici in ordine alla tecnologia costituente la blockchain stessa. Mediante la condivisione di alcune esperienze reali svolte con clienti di rilevanza internazionale, Lombardi e Buoncompagni hanno fornito le linee guida su come approcciare i progetti di blockchain per trarre il nuovo valore aggiunto dall’’internet of value’ che tale tecnologia abilita e su come gestire l’introduzione di tale innovazione in un contesto operativo già in essere minimizzando risorse e tempi. “In altre parole, la portata del cambiamento introdotta da blockchain è tale – osserva Buoncompagni – che il suo impatto sulla nostra vita sarà superiore a quanto accaduto con l’avvento di internet e, pertanto, tali progetti di innovazione devono consentire la piena espressione della creatività italiana per un nuovo ed effettivo ‘Rinascimento’ digitale” al fine di espandere il business delle aziende italiane nel mondo”.

All’incontro sono intervenuti anche Carlo Asquini, presidente di Unicorn Trainers Club, e Fabiano Benedetti, presidente di beanTech.
“Il nostro – ha rimarcato Asquini – è un Club che cerca di sviluppare i progetti di innovazione ed è composto, tra l’altro, dai vari rappresentanti e soggetti che servono a promuovere nuove start up aziendali”.
“Abbiamo deciso di patrocinare quest’evento – ha spiegato, invece, Benedetti – perché va nella direzione giusta di promuovere le tecnologie digitali innovative come la blackchain, che offre applicazioni interessanti non solo nella finanza, vedi i Bitcoin, ma anche in altri settori, tra cui l’alimentare e il manifatturiero”.