Allagamento negli uffici dell’anagrafe, martedì di nuovo operativi

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“Tutti gli uffici dell’anagrafe torneranno perfettamente operativi già da domattina (24 giugno). Nel frattempo, per affrontare l’emergenza e permettere ai cittadini di ottenere i certificati urgenti è stata approntata a tempo record una sala operativa a palazzo D’Aronco e sono stati aperti con due ore d’anticipo gli sportelli delle circoscrizioni”.

Così l’assessore ai Servizi Demografici del Comune di Udine, Antonella Nonino, dopo l’allagamento ieri, 22 giugno, degli uffici dell’anagrafe. Un allagamento, che ha interessato fortunatamente solo un’ala del palazzo che si affaccia su via Stringher e su via Beato Odorico da Pordenone e dovuto alla rottura di un tubo legato all’impianto di condizionamento.

“Fortunatamente – spiega ancora Nonino, che ha seguito l’emergenza insieme con il sindaco Furio Honsell – non sono stati compromessi né l’impianto elettrico, né l’archivio. Nella giornata di oggi (23 giugno) verranno completate dunque tutte le verifiche relative all’agibilità e si continuerà con gli interventi messi in atto per asciugare muri e strutture. Domani, secondo i normali orari di apertura, tutto sarà nuovamente operativo con l’impianto di condizionamento nuovamente in funzione”.

Per garantire la continuità dei servizi di stato civile, come anticipato, alcuni sportelli aperti al pubblico sono stati spostati nella sala matrimoni della Loggia del Lionello a palazzo D’Aronco, così come è stato deciso di aprire con due ore di anticipo gli sportelli territoriali dei servizi anagrafici sparsi nelle circoscrizione per consentire alle persone di effettuare tutte le pratiche relative a certificati, autentiche e carte di identità.

“Voglio ringraziare – conclude Nonino – tutti coloro che si sono prodigati da ieri per risolvere l’emergenza in tempi record, ma voglio anche ringraziare, scusandomi per il disservizio, tutti i cittadini che oggi hanno dimostrato un grande senso civico dimostrando pazienza e comprensione di fronte a un problema che, se non risolto subito, avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori”.

 

Udine, 23 giugno 2014                                                                                Ufficio stampa.