All’Informagiovani del Comune di Udine il primo consulente di carriera digitale


Immaginate un consulente di carriera personale, una piattaforma innovativa basata sull’Intelligenza artificiale che può aiutare a trovare lavoro, sfruttando big data e algoritmi speciali.
Da oggi è possibile.

Parte a Udine, presso l’Informagiovani del Comune, la sperimentazione di “Jobiri”, la prima piattaforma intelligente che, grazie all’innovativa tecnologia cognitiva, accelera l’inserimento lavorativo di chiunque sia alla ricerca di un impiego ed al contempo supporta le istituzioni a rendere più efficaci, accessibili e digitali i servizi di accompagnamento al lavoro.

Un aiuto innovativo per chi cerca lavoro che va ad aggiungersi agli altri già offerti dall’Informagiovani di Udine, sportello operativo da più di venti anni al servizio della cittadinanza che l’anno scorso ha sfiorato i quindici mila contatti complessivi.
Collegandosi alla piattaforma, Jobiri offrirà una serie di moduli formativi sulle strategie più efficaci per trovare lavoro, a partire dalla definizione degli obiettivi professionali.

Tra gli elementi più importanti figurano la stesura e la valutazione del curriculum e delle lettere di presentazione, le lezioni e le interviste video con le quali ci si può cimentare per verificare se si è pronti a sostenere un colloquio di lavoro, una griglia di analisi su cui ci si può autovalutare. Si passa poi alla fase successiva della ricerca delle offerte di lavoro.
Jobiri sviluppa il tuo progetto di carriera, mappa le aziende che ti interessano, scopre le offerte migliori e attiva i tuoi contatti.

Un viaggio di approfondimento in se stessi per il miglioramento della propria vita professionale che sfrutta al meglio la tecnologia e al quale ha partecipato Area Science Park di Trieste, partner del progetto. Jobiri è infatti una delle le quattro idee progettuali vincitrici della seconda edizione di “Welfare, che impresa!”, la call rivolta alle giovani startup sociali chiamate a presentare progetti innovativi dedicati al welfare di comunità e capaci di favorire la coesione sociale, lo sviluppo e il fare rete.