AMBIENTE: PARERE FAVOREVOLE A ELETTRODOTTO UD OVEST-REDIPUGLIA

Udine, 22 lug – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore
all’Ambiente e all’Energia Sara Vito ha espresso il proprio
“parere favorevole” – con alcune specifiche prescrizioni – alla
valutazione d’impatto ambientale (Via) di competenza statale
relativa al progetto esecutivo dell’elettrodotto a 380 kV Udine
Ovest-Redipuglia e opere connesse.

Lo scorso febbraio il ministero dell’Ambiente e della Tutela del
mare aveva infatti avviato un nuovo procedimento di Via statale
su istanza del novembre 2015 della società Terna, richiesta
presentata a seguito della sentenza del Consiglio di Stato
n.3652/2015 che ha rimesso in discussione il progetto.

La Giunta regionale, quindi, è tornata a esprimere il parere di
Via nell’ambito della nuova procedura, che è interamente di
competenza statale.

Il positivo parere, oggi, della Giunta regionale è stato
preceduto dall’analisi degli impatti ambientali correlati alle
variazioni progettuali e dalla valutazione delle diverse
situazioni ambientali intercorse tra il progetto valutato (con
decreto ministeriale di compatibilità n.411) nel 2011 e l’attuale
progetto esecutivo, mantenendo comunque salve le valutazioni
ambientali già effettuate sul progetto relativo alla precedente
procedura di Via, dando peraltro atto che non sono più in
discussione altre alternative progettuali (quali l’interramento
dell’elettrodotto) o di tracciato, come indicato dal ministero.

Tre le prescrizioni introdotte oggi nel parere dalla Giunta
regionale: vengono ribadite e confermate le demolizioni delle
linee elettriche esistenti, nonché la necessità di “ulteriori
compensazioni sulle componenti paesaggio e vegetazione”;
l’esigenza di mettere in atto tutte le prescrizioni già contenute
nel decreto ministeriale del 2011 nella parte di progetto (circa
il 19 per cento) ancora da realizzare; l’introduzione, per i sei
piloni ricadenti nelle aree fluviali tutelate del Torre e
dell’Isonzo, della soluzione “senza colorazione” e di un sistema
di segnalazione luci a media intensità alimentabile da impianto
fotovoltaico, se compatibile con i requisiti di sicurezza
richieste dall’Enac, l’Ente nazionale per l’Aviazione civile, e
dall’Aeronautica militare.

Dall’istruttoria svolta dalla Regione è emerso che il progetto
attuale, rispetto a quanto analizzato e valutato in fase di Via
nel 2011, ha conseguito alcuni miglioramenti rispetto a diverse
tematiche ambientali a suo tempo analizzate. Miglioramenti che
riguardano interventi di mitigazione paesaggistica della stazione
elettrica Udine Sud, l’interramento di alcune linee elettriche,
la riduzione nel taglio della vegetazione, una riduzione del
consumo di suolo legato all’utilizzo di piloni monostelo e la
minor interferenza con le aree fluviali.

Nelle valutazioni della Regione, con gli uffici della direzione
Ambiente, viene positivamente rilevato, è stato sottolineato
oggi, l’impatto degli interventi di razionalizzazione della rete
elettrica (demolizione di circa 100 km di vecchie linee).
Nell’ambito di un procedimento di Via non si può poi prescindere
dalla valutazione di opere compensative. In un bilancio
complessivo, l’impatto indotto dalla realizzazione
dell’elettrodotto sulla “componente” paesaggio va infatti
bilanciato con le ricadute positive determinate dalla demolizione
di un consistente quantitativo di linee aeree interferenti, così
come indicato dalla Regione ancora nelle fasi autorizzative del
progetto successive al primo parere regionale del 2010.

I pareri collaborativi degli enti e delle strutture sono stati
tutti sostanzialmente positivi. Alcuni Comuni attraversati
dall’elettrodotto hanno formulato osservazioni e anche
opposizioni, delle quali si è dato atto nell’odierno decreto
della Giunta regionale.
ARC/RM/com

Powered by WPeMatico