Ambiente: Scoccimarro-Zannier, esemplari contratti di Judrio e Cormor

Prepotto, 2 ott – Un percorso esemplare quello seguito dai
Comuni interessati, guidati dal Consorzio di bonifica Pianura
Isontina, al fine di siglare assieme alla Regione e all’Autorità
di bacino la dichiarazione d’intenti per la sottoscrizione del
contratto di fiume per lo Judrio e il torrente Cormor. Uno
strumento – hanno commentato gli assessori regionali alla Difesa
dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, e alle Risorse Agroalimentari e
forestali, Stefano Zannier, intervenuti alla firma del documento
– che consentirà di individuare con il metodo della condivisione
con le realtà, la popolazione, le attività economiche, gli
interventi e le forme di tutela e valorizzazione che
permetteranno di salvaguardare il bene ambientale perseguendo uno
sviluppo sostenibile del territorio.

“Dopo una interlocuzione abbastanza lunga – ha precisato
Scoccimarro – tra la Regione e i Comuni del bacino dello Judrio e
del Cormor e i ritardi causati dal lockdown, oggi siamo
finalmente arrivati al matrimonio che consentirà di proseguire il
percorso finalizzato a rendere il Friuli Venezia Giulia sempre
più green. A farlo divenire una realtà di pregio sotto il profilo
ambientale e per il migliore utilizzo delle risorse idriche,
prima Regione in Europa a raggiungere questo traguardo
anticipando di cinque anni il green deal europeo per il quale la
Ue ha posto come termine il 2050”.

“Una regione, il Friuli Venezia Giulia, che è stata definita
dallo scrittore Ippolito Nievo ‘un piccolo compendio
dell’universo’ – ha soggiunto Scoccimarro -, e che con la
condivisione di tutte le realtà coinvolte nel Contratto di fiume
potrà dimostrare di essere in grado di gestire al meglio le
proprie ricchezze paesaggistiche e ambientali, rappresentando il
punto di riferimento per la realizzazione del ‘green deal’
europeo”.

L’assessore Zannier ha invece colto l’occasione per soffermarsi
sulle problematiche inerenti l’utilizzo ottimale del bene acqua.
Obiettivo verso il quale, con la condivisione della Regione, sono
impegnati i tre Consorzi di bonifica del Friuli Venezia Giulia.

“Oggi – ha detto Zannier – il problema dell’acqua non può essere
circoscritto alle tematiche dell’approvvigionamento delle risorse
idriche, ma occorre pensare a nuove soluzioni tecniche,
progettuali e strutturali che consentano di utilizzare al meglio
l’acqua disponibile, riducendo al massimo gli sprechi”.

Secondo Zannier serve un cambiamento di carattere culturale nel
modo di affrontare l’argomento ‘bene acqua’: occorre ripensare
sia la rete strutturale di distribuzione esistente che le
tecniche di erogazione, andando anche oltre i vincoli di orario
imposti attualmente al mondo rurale. Per ottimizzare il ‘bene
acqua’ anche rispetto alle esigenze delle aziende agricole
impegnate nelle colture particolari e di pregio. Un percorso che
un sempre maggior numero di realtà ha intrapreso e che deve
essere valorizzato attraverso scelte e soluzioni mirate anche
sotto il profilo della disponibilità delle risorse idriche.
ARC/CM/ma

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