AMBIENTE: SERRACCHIANI, CONFERMATI IMPEGNI DA PARTE DI A2A

Trieste, 17 mar – La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato oggi il presidente di A2A Giovanni Valotti, il responsabile delle Relazioni istituzionali nazionali e internazionali Andrea Bernabei, il responsabile per i Rapporti istituzionali e territoriali Roberto Corona per fare il punto della situazione in merito alle questioni che riguardano la centrale termoelettrica di Monfalcone.

“Un incontro utile e proficuo che ha proseguito la serie di confronti che abbiamo già tenuto lo scorso anno con i vertici di A2A” ha commentato la presidente. “In particolare è stato confermato l’impegno dell’Azienda per la tutela dell’ambiente, anche tenendo conto degli interventi che già sono stati effettuati”.

Nello specifico, è stato ricordato l’investimento sull’impianto DeNOx, che trasforma gli ossidi di azoto in vapore acqueo e azoto allo stato puro, abbattendo in maniera significativa le emissioni. “Altri impegni – ha reso noto Serracchiani – riguardano lo smantellamento dei serbatoi di olio combustibile non appena ci sarà l’autorizzazione della Regione e la trasformazione di una delle caldaie a gasolio in una caldaia a biomasse”.

Un intervento, quest’ultimo, “che rappresenta una sperimentazione a cui l’Azienda terrebbe particolarmente e che potrebbe portare a una piccola rete di teleriscaldamento che andrebbe a interessare gli impianti industriali della zona abbattendo ulteriormente l’impatto ambientale”.

Per quanto concerne il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), già oggetto dell’incontro della scorsa settimana dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Sara Vito con il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, “A2A ha tenuto a precisare che si tratta di un’iniziativa nazionale che ha riguardato tutte le Centrali che presentano determinati requisiti di qualità” ha specificato la presidente.

“L’Azienda non ha mostrato preclusioni rispetto a quanto affermato dal ministro Galletti secondo cui, posto che verrà effettuato un monitoraggio costante, saranno rivisti a livello europeo i limiti sulle emissioni sulla base dei cosiddetti parametri BAT (Best Available Techniques) e ciò comporterà anche la necessità di rivedere quelli nazionali”.

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